04 maggio 2022, ore 13:10
Ora si trova ricoverato in gravi condizioni all'ospedale di Busto Arsizio in stato di fermo. Ancora non si conosce il movente e la dinamica del delitto. Gli investigatori stanno sentendo parenti e amici alla ricerca di informazioni utili per le indagini
Una dramma consumato tra le mura domestiche, ancora vittime della follia di un padre e marito. Teatro della nuova tragedia una villetta di via Torino a Samarate in provincia di Varese, dove un uomo Alessandro Maja, 57 anni, avrebbe colpito nel sonno la moglie, Stefania Pivetta, 56 anni, e la figlia Giulia, 16 anni, uccidendole, e il figlio Nicolò, 23 anni, ferito alla testa e trasportato all'ospedale di Varese in gravi condizioni. In un primo momento anche il ragazzo era stato dato per morto probabilmente per le condizioni disperate in cui è stato trovato. Il 57enne avrebbe usato un martello per colpire i propri familiari, prima di tentare il suicidio dandosi fuoco. Soccorso dopo la telefonata al 112 da parte dei vicini, allarmati dalle urla, e' stato portato in ospedale a Busto Arsizio. Ora è piantonato e in stato di fermo. Ancora non si conosce il movente del delitto.
Sentiti amici e parenti
Gli investigatori stanno ancora cercando di ricostruire quanto sia avvenuto nella villetta del delitto, una costruzione del 1999 e situata in un quartiere signorile del paesino del varesotto. Oltre ai rilievi della scientifica, saranno anche le testimonianze dei vicini di casa a fornire elementi utili. I carabinieri del comando provinciale di Varese stanno sentendo parenti e amici alla ricerca di informazioni su eventuali dissapori o litigi che potrebbero aver scatenato il raptus di follia. Pare che Alessandro Maja, all’arrivo dei soccorritori fosse ancora ricoperto di sangue.
“Nessun episodio di violenza pregressa”
La notizia del delitto è stata accolta con sgomento dalla comunità di Samarate. "Un risveglio terribile stamattina per la citta', una tragedia, ma nessuno ha mai dubitato che ci fossero problemi, secondo alcuni amici comuni che vivono in zona, speriamo che il ragazzo si riprenda", ha dichiarato il sindaco, Enrico Puricelli che non risce a darsi una spiegazione per questa tragedia. “I ragazzi, Nicolo' e Giulia, vivevano una vita serena, il padre e' un architetto, lei era una casalinga - ha proseguito Puricelli - avevano acquistato la villetta nel 1999, dopo essersi trasferiti qui da Milano. Non risulta alcun episodio di violenza pregressa”