22 ottobre 2024, ore 20:00
Incontro decisivo in comune a Milano, presenti le due società, i ministri Abodi e Giuli, si proseguirà con il progetto presentato da sei anni
Il vecchio “Meazza” verrà sostituito da un nuovo impianto, che insisterà sulla stessa area dove sorge attualmente. Il nuovo stadio sarà di Inter e Milan, che acquisteranno l’area dal comune. Resta comunque da stabilire il valore, il prezzo del vecchio Meazza, da demolire in parte e «rifunzionalizzare» con spazi commerciali e servizi sportivi al posto del calcio, e delle aree limitrofe su cui intendono realizzare il nuovo impianto e sviluppare altre fonti di business. Ma il piano presentato la prima volta sei anni fa, non è mai stato così vicino al traguardo.
Un incontro positivo
In mattinata l’incontro che potrà essere decisivo per aprire una nuova era nella storia degli impianti sportivi .Il sindaco di Milano Beppe Sala, le delegazioni di Inter e Milan, rappresentate dai dirigenti e dalle proprietà dei club, Oaktree Capital e Redbird Capital Partners, e la soprintendente ai Beni culturali di Milano Emanuela Carpani, hanno incontrato i ministri alla Cultura Alessandro Giuli e per lo Sport Andrea Abodi. Sul tavolo è ritornato il progetto del nuovo stadio e lo sviluppo delle aree circostanti e le linee guida per rifunzionalizzare il Meazza "già condivise con la soprintendente". Il nodo del vincolo sul secondo anello che potrebbe scattare nel 2025 al compimento dei settant’anni appare sciolto, a maggior ragione se il Meazza da proprietà pubblica passerà ai privati. "Da parte di tutti gli interlocutori c’è stato apprezzamento e soddisfazione - recita la nota del sindaco -. A breve i club procederanno alla presentazione della manifestazione di interesse utile alla prosecuzione del procedimento. Nel frattempo, si attende la perizia dell’Agenzia delle Entrate per avere il quadro necessario per una valutazione complessiva".
Resta in piedi anche i progetto San Donato
Un aspetto, ci tengono a chiarire dai club, che potrà essere risolutivo, per una valutazione dei progetti, dello sviluppo dei piani d’investimento . L’ipotesi San Siro e quella del nuovo stadio di proprietà a San Donato Milanese, nell’hinterland, sono considerate entrambe dei "piani a". Il ministro Abodi dopo l’incontro riferisce che sono stati «tutti molto soddisfatti, è un punto di svolta che sarà utile anche oltre Milano. La collaborazione pubblico-privata e tra le Istituzioni produce quasi sempre buoni frutti, nell'interesse di tutti».