Sanremo 2025, l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad canteranno insieme Imagine
30 gennaio 2025, ore 15:00
Il Festival si aprirà con un messaggio di pace: l'esibizione è in programma martedì 11 febbraio
Un messaggio di pace sul palco del Festival di Sanremo 2025.
Nella prima serata della manifestazione, in programma martedì 11 febbraio, infatti, saranno ospiti la cantante israeliana Noa e quella palestinese Mira Awad.
Le due artiste canteranno insieme Imagine di John Lennon, canzone simbolo della pace in tutto il mondo.
Due culture unite dalla musica per trasmettere un potente messaggio di pace e solidarietà.
Noa a Sanremo 2025, chi è la cantante israeliana
Noa torna al Festival di Sanremo a 30 anni esatti dalla sua prima partecipazione, nel 1995, come ospite internazionale. La cantante prese parte anche alla gara, precisamente nel 2006, vincendo il Premio della Critica. Nel 2007 ha ricevuto l’onorificenza come Cavaliere della Repubblica Italiana e successivamente quella di Commendatore della Repubblica Italiana.
La sua esibizione al Festival anticipa l'uscita del suo nuovo album, The Giver, il primo in cui Noa firma anche le musiche insieme a Gil Dor e al pianista Ruslan Sirota.
Ecco le parole di Noa:
"Questo progetto musicale nasce dalla crisi seguita al massacro del 7 ottobre, che ha scatenato una guerra su molteplici fronti, fisici, emotivi e ideologici, in Israele, Palestina e nel mondo intero.
Il dolore e il lutto che stiamo vivendo hanno creato uno spazio per una riflessione profonda, che mi ha spinto a condividere i miei sentimenti, le mie idee e la mia visione attraverso la musica".
Mira Awad a Sanremo 2025: chi è la cantante palestinese
Mira Awad è un'artista e attivista multidisciplinare palestinese-israeliana, attualmente residente a Londra.
Nel 2009 ha rappresentato Israele all’Eurovision Song Contest insieme a Noa. Come cantante e cantautrice ha pubblicato quattro album da solista e composto musica per film e teatro.
Anche lei con una carriera artistica incentrata sulla promozione dell’empatia e della solidarietà, sta lanciando Artivista, una residenza pensata per riunire artisti provenienti da entrambe le parti del conflitto israelo-palestinese, promuovendo la comprensione reciproca e la creazione collaborativa.