Saranno 6,5 milioni gli italiani che per primi saranno vaccinati, oggi scatta la campagna nel Regno Unito
08 dicembre 2020, ore 11:06 , agg. alle 10:48
Saranno 28 milioni le dosi di vaccino che entro marzo saranno disponibili per immunizzare le categorie più a rischio, tra questi operatori sanitari, ospiti e personale delle Rsa e anziani ultraottantenni. Oggi nel Regno Unito al via la campagna vaccinale, è il primo Paese occidentale. Secondo i media Usa, il presidente Trump pronto a firmare un decreto per assicurare l’accesso ai vaccini prima ai cittadini americani
Gli ultimi aggiornamenti sul piano vaccini contro il coronavirus sono stati illustrati ieri dal commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, nel corso di un vertice con le regioni e il ministro per le autonomie regionali, Francesco Boccia. La campagna dovrà essere preceduta da un vasto screening di massa delle persone che riceveranno le prime dosi, necessario per valutare la risposta immunitaria e la durata della memoria immunologica. Il ministro Boccia, così come il Commissario Arcuri, hanno evidenziato l’importanza della collaborazione delle regioni. I tempi sono strettissimi anche perché l’Agenzia Europea per il farmaco potrebbe dare il via libera alla diffusione del vaccino già entro la fine dell’anno. I numeri del piano vaccinale sono imponenti. Entro la fine di marzo dovrebbero essere disponibili 28 milioni di dosi. I primi a riceverle saranno 6,5 milioni di italiani: in particolare saranno 1.404.037 operatori sanitari e socio sanitari, 570.287 tra ospiti e lavoratori delle Rsa, 4.442.048 anziani sopra gli 80 anni. La logistica e i piani per gli stoccaggi sono stati già definiti. I problemi principali per la conservazione riguarderanno soprattutto il vaccino messo a punto dalla Pfizer per il quale dovrà essere garantita una rigida catena del freddo, dovendo restare a temperature comprese tra i -20 e – 70 gradi. Anche per questo sarà la stessa casa farmaceutica a gestire la consegna ai 300 hub distribuiti su tutto il territorio nazionale per la prima fase della campagna vaccinale, quella che appunto riguarderà il personale sanitario e gli anziani delle Rsa. Secondo le prime stime, per la somministrazione saranno necessari 20 mila tra medici, specializzandi, infermieri, assistenti sanitari, operatori socio sanitari. Saranno impiegate anche postazioni mobili.
La seconda fase della campagna vaccinale
Ben più complessa sarà la seconda fase, la vaccinazione di massa di tutta la popolazione. L’Hub per lo stoccaggio nazionale è stato individuato all’aeroporto militare di Pratica di Mare, dove tra Gennaio e il primo trimestre del 2022 giungeranno complessivamente oltre 200 milioni di vaccini. Dal punto di vista territoriale per ogni regione è stato individuato un punto centralizzato dove verranno stoccati i farmaci. In tutto si calcola che saranno 1500 i siti dove verrà effettuata la vaccinazione: non saranno solo strutture sanitarie, ma l’operazione riguarderà anche palazzetti, fiere e palestre. Saranno impiegati medici di medicina generale, pediatri e in una seconda fase anche le farmacie. Il commissario Arcuri non ha escluso anche l’impiego di sanitari in pensione e specializzandi
Al via la campagna vaccinale nel Regno Unito
È la Gran Bretagna il primo paese occidentale ad avviare la campagna vaccinale contro il coronavirus. Dopo il via libera delle autorità sanitarie, con deciso anticipo rispetto a quelle europee, è scattata oggi la diffusione del farmaco messo a punto dai laboratori tedeschi della BioNTech e dal colosso farmaceutico americano Pfizer. Il ministro della salute britannico Matt Hancock ha parlato di “Vday” nella lotta alla Pandemia, anche se l’operazione richiederà diversi mesi. Si partirà nelle case di riposo, poi gli anziani ultraottantenni e dal personale sanitario in prima fila nella lotta contro il covid. Entro la prima settimana dovrebbero essere somministrate 800.000 dosi di vaccino. Saranno ben 40 milioni quelle che fra gennaio e marzo saranno impiegate per immunizzare, tra prima iniezione e richiamo, 20 milioni di persone considerate nelle 9 categorie prioritarie perché particolarmente vulnerabili. Tra i primi a essere vaccinati anche la regina Elisabetta e il principe Filippo, di 94 e 99 anni. I due si sono detti disponibili a fare da testimonial per la campagna di comunicazione contro i no vax.
Negli Usa precedenza agli americani
Fanno discutere negli Stati Uniti le rivelazioni fatte da alcuni media americani, secondo cui Donald Trump si accingerebbe a firmare nelle prossime ore un decreto per assicurare la priorità del vaccino ai cittadini statunitensi, così limitando gli sforzi per aiutare altri Paesi. Il provvedimento, secondo quanto riportano anche Fox News e Nbc, sarà in linea con la dottrina dell’America First e permetterà di fornire il vaccino all’estero solo ”una volta che sarà soddisfatta l’esigenza del popolo americano”.