16 gennaio 2024, ore 18:00
Sullo sfondo resta il nodo delle candidature dei Segretari alle Europee, a partire dalla possibilità di uno 'scontro' tra la premier Meloni e la Dem Schlein. In Italia si andrà al voto dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9
A una settimana dalla chiusura delle liste, ancora non si sblocca lo stallo nel centrodestra sulla Sardegna. Proveranno i leader stasera a dirimere la questione: nessuno lo vuole chiamare vertice, ma Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani si vedranno a margine del Consiglio dei ministri. E si vedrà lì come uscire dall'impasse. Ma intanto nessuno si smuove dalle sue posizioni: Christian Solinas deposita anche un contrassegno di lista per "Solinas presidente", Fratelli d'Italia prosegue con Truzzu, Forza Italia difende la ricandidatura di Vito Bardi in Basilicata, e la Lega tace.
Salvini
Al Consiglio Federale Matteo Salvini ha fatto sapere di aver parlato di fisco, di aver attaccato l'Agenzia delle Entrate, di aver criticato la Bce. Sulla Sardegna, invece, "nessuna novità" e nessuna dichiarazione. Anche perché, par di capire, da FdI non c'è alcuna concessione circa eventuali compensazioni per la rinuncia di Solinas. La posizione degli uomini di Meloni è che un riequilibrio nei rapporti di forza è inevitabile. Mandando anche un messaggio alla Lega: "Dopo le Europee, gli equilibri potrebbero essere ancora più favorevoli a FdI". Ecco allora che dalla Lega si è evitato di parlare, nonostante la riunione del Consiglio Federale. All'uscita, nessuno si è fermato coi cronisti, solo generiche dichiarazioni (il capogruppo in Senato Romeo) sul fatto che "una quadra si troverà".
L’unità
Salvini ha fatto più volte capire che l'unità della coalizione è la sua principale preoccupazione, e anzi è tornato ad attaccare chi divide il centrodestra in Europa, ma le condizioni per annunciare il passo indietro di Solinas ancora non ci sono. In ballo non c'è solo la Sardegna, ma appunto il risultato delle Europee (si va verso l'election day) e soprattutto il destino di un big del Carroccio come Luca Zaia: presente di persona al Consiglio Federale, il 'Doge' che da quasi 15 anni governa il Veneto, vede ora davanti a sè la tagliola del limite dei mandati. Anche su questo fronte, da FdI non arriva alcun segno di disponibilità. Da Fi si ipotizza invece che qualche forma di compensazione per la Lega si potrebbe avere alle Amministrative. Perché i candidati azzurri, Cirio in Piemonte e Bardi in Basilicata, per i forzisti sono ovviamente intoccabili.
Il nodo
Sullo sfondo rimane il nodo delle candidature dei leader alle Europee, a partire dalla possibilità di uno 'scontro' tra la premier Meloni e la segretaria del Pd Schlein. "La Schlein in Europa andò bene...", si è limitato ad osservare ai cronisti il ministro Lollobrigida. In Italia si andrà al voto per rinnovare il Parlamento europeo dalle 14 alle 22 di sabato 8 giugno e dalle 7 alle 23 di domenica 9. Stessi giorni e orari valgono - si legge in una bozza del dl sul tavolo del Cdm - in caso di contemporaneo svolgimento delle Europee con le elezioni regionali e con un turno delle amministrative per i Comuni.