28 febbraio 2024, ore 11:30
Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è intervenuto nel corso di Non Stop News, su RTL 102.5, con Enrico Galletti, Giusi Legrenzi e Massimo Lo Nigro
PALLA AL CENTRO, IL NUOVO LIBRO DI MATTEO RENZI
«Il libro parte con un confronto tra due donne: Chiara Ferragni, che è o era, l'influencer più importante d'Italia, e Giorgia Meloni, la nostra Presidente del Consiglio che talvolta comunica meglio degli influencer, anche se i risultati lasciano a desiderare ma la comunicazione è molto efficace. In realtà, nel libro chi lo leggerà troverà che anche Giuseppe Conte e Rocca Casalino sono definiti tali, ma il confronto iniziale è tutto femminile. Per me oggi l'importante per fare politica non è quanti like prendi, ma quanti posti di lavoro crei».
REGIONALI IN SARDEGNA
«Per utilizzare un termine calcistico, la prima in classifica ha perso in casa 1 a 0 una partita che sembrava sicura di vincere. Mi riferisco al centro destra, che in Sardegna aveva i numeri per vincere. Cos'ha fatto allora Giorgia Meloni? Ha umiliato Matteo Salvini, i due si vogliono bene solo fino ad un certo punto. Dopo i Ferragnez mi aspetto anche i Melonez, ossia che rompano anche loro, vedrete che accadrà. Il concetto di fondo è che la Meloni ha umiliato Salvini e gli ha detto ‘il tuo candidato governatore non lo voglio’, glielo ha tolto di mano ed ha scelto uno che era abbastanza contestato anche nella sua città, perché era il sindaco di Cagliari e a Cagliari ha perso di venti punti dalla candidata dei grillini. Quindi la capolista ha perso una partita in casa. Per uno come me, che è all'opposizione di Meloni e Salvini, ma non si sente rappresentato da Schlein e Conte, è un segno paradossalmente positivo perché dico che c'è un'alternativa alla destra dei manganelli e alla sinistra del reddito di cittadinanza. E questa alternativa alle Europee si vedrà con il centro».
ELEZIONI EUROPEE
«Alle Europee, dove c'è un sistema proporzionale, penso che il polo del buon senso e degli equilibri possa prevalere. Ad esempio, la destra oggi è quella che dice ‘facciamo i condoni per le tasse’, la sinistra è quella che dice ‘patrimoniale per le tasse’. Io dico invece che ci vuole equilibrio, come far pagare le tasse a chi non le ha mai pagate quindi fatturazione elettronica, la dichiarazione dei redditi precompilata. Una via di buon senso e moderazione nelle competizioni come le regionali è molto difficile da far passare ma alle Europee è fondamentale. Io dico volete mandare alle Europee i sovranisti o persone di buon senso e di equilibrio? Questo è il senso del centro alle Europee».
«Alle regionali, per chi sta come noi al centro, ci sta che ci siano delle alleanze. Non abbiamo una posizione ideologica, sui territori scegliamo le persone. Sulle partite europee è molto più completo. Se non portiamo l'Europa forte al centro, l'Europa non toccherà mai palla in questo caos globale fra Stati Uniti e Cina. C'è bisogno di un'Europa che non sia una bella addormentata ma una protagonista, con gente che costantemente vuole parlare di cose vere. Abbiamo una situazione in cui la gente non arriva a fine mese, sembra che questo problema non esista nel dibattito politico. Questi sono gli argomenti del polo del buon senso e equilibrio. Io ci metto la faccia, nelle liste ci saranno amministratori, imprenditori. Dopo tanti anni mi rimetto in gioco, basta politici che vivono su Twitter e su Instagram. Se vado in Europa sarò una voce a favore dell'Italia ma voglio portare in Europa persone normali e che dicano all'Europa di darsi una svegliata».
DIALOGO CON PD E CENTRO SINISTRA
«Io penso che alle regionali è impossibile, ma sul resto no. Io non diventerò mai uno che sostiene il reddito di cittadinanza e che pensa che il super bonus funzioni, ha rovinato intere famiglie perché lo hanno scritto male, con la scusa di dire vi faremo fare casa gratis. Quando un politico dice “gratis” sta facendo pagare i vostri figli, vi sta fregando. Quindi sono a favore che Conte e i cinque stelle stiano lontano da noi. Conte mi ha attaccato dicendo “non staremo mai con chi confonde la politica e i conflitti di interesse”. L'unico conflitto d'interesse che ho visto in questi anni è quello di chi durante la pandemia ha fatto ospitare nel suo studio legale persone che parlavano di mascherine e provvigioni. L'unico che ha qualcosa da chiarire si chiama Giuseppe Conte, io con lui non ci sto».