22 aprile 2021, ore 11:00
La serie A ha dato una lezione, in campo non si vince con il blasone: il Sassuolo ha battuto il Milan, lo Spezia ha fermato l'Inter sul pareggio; e alla Juventus Andrea Agnelli rischia di pagare per l'autogol Superlega
SASSUOLO PADRONE A SAN SIRO
La risposta è arrivata nel giro di poche ore. Appena naufragato il progetto elitario della Superlega, la Serie A ha subito evidenziato che nel calcio non si vince con il blasone, a volte capita che Davide fermi Golia, che la squadra di provincia blocchi la metropoli. Il Sassuolo è andato a vincere a san Siro, ribaltando il Milan con la doppietta di un ragazzo di 21 anni, Giacomo Raspadori. Alla vigilia l’allenatore degli emiliani De Zerbi aveva manifestato tutto il suo fastidio verso l’arroganza dei grandi ( o presunti tali) che non vogliono confrontarsi con i più piccoli. Il gol del milanista Cahlanoglu alla mezzora del primo tempo sembrava aver indirizzato la gara, ma nella ripresa i rossoneri sono calati e sono stati puniti. Ora per Pioli la corsa Champions si complica. Il Milan è sempre secondo ma con un solo punto di vantaggio sulla Juventus; l’Atalanta ha due lunghezze di ritardo ma deve ancora giocare contro la Roma, quindi potenzialmente può guadagnare la seconda posizione. Eccolo qui un altro messaggio all’elite ristretta della Superleague: i bergamaschi non hanno blasone, ma giocano bene e meritano di confrontarsi nella migliore delle competizioni internazionali.
SPEZIA AD ALTEZZA INTER
Dopo il Sassuolo, lo Spezia. I liguri, neo promossi in serie A, hanno fermato l’Inter capolista sull’1-1. La squadra guidata da Vincenzo Italiano (che già aveva battuto il Milan) sa esprimere qualità ma è anche capace di difendersi e soffrire. I nerazzurri si sono presentati allo stadio Picco con la possibilità di allungare ulteriormente in testa ma sono quasi subito stati infilzati dal gol di Farias. La reazione della squadra di Conte non è stata immediata: prima dell’intervallo è arrivato il pareggio di Perisic, nell’ultima mezzora è stato assedio nerazzurro, ci sono stati due gol annullati, un palo e una clamorosa occasione sciupata da un Lukaku appannato, e il risultato non è più cambiato. Per l’Inter è il secondo pareggio consecutivo, ma il vantaggio sul Milan è salito a dieci punti. La squadra di Conte non sembra nel suo miglior momento, ma il traguardo pare vicino.
ALLA JUVE IN DISCUSSIONE AGNELLI
Anche la Juventus ha vissuto una serata non scontata. Il Parma, penultimo in classifica, si è portato in vantaggio allo Stadium con una grande punizione di Brugman. Poi la doppietta di Alex Sandro e il sigillo di De Ligt hanno messo le cose a posto. Almeno in campo, perché in società c’è subbuglio. Andrea Agnelli è stato un grande promotore della Superlega, alla fine si è rivelato un grande autogol: il golpe non è riuscito, e ora ci si dovrà confrontare con chi ti ha bollato come un falso e un traditore ( il presidente dell’Uefa Ceferin). In tutto questo ci sono le vicende di campo: in questa stagione la Juventus è fuori dai giochi per lo scudetto ed è uscita agli ottavi di Champions battuta dal Porto ( un’altra squadra che non avrebbe fatto parte della Superlega); la scommessa Pirlo non è stata vinta e anche lo scorso anno con Sarri qualcosa non aveva funzionato, anche se almeno era arrivato lo scudetto. La società ha smentito le voci di dimissioni del presidente Andrea Agnelli, che ha incassato una fiducia condizionata dal cugino John Elkan, che gestisce la finanziaria della famiglia. Secondo i ben informati sarebbe già pronta l’alternativa: Alessandro Nasi, che fa già parte dell’entourage degli Agnelli ed è il compagno di Alena Seredova.
CORSA ALLA CHAMPIONS
Stasera si va in campo per la corsa Champions: alle 18.30 all’Olimpico si giocherà Roma-Atalanta, alle 20.45 allo stadio Diego Armando Maradona andrà in scena la sfida tra Napoli e Lazio. Come detto, i bergamaschi possono puntare al secondo posto: vincendo piazzerebbero un doppio sorpasso su Milan e Juventus e si porterebbero a nove punti dall’Inter. I giallorossi ormai hanno poche possibilità di arrivare al quarto posto, il loro grande obiettivo stagionale è l’Europa League, ma Fonseca ha cercato di tenere comunque alte concentrazione e motivazioni. Napoli e Lazio oggi sarebbero fuori dalla Champions, ma chi vince stasera può rimettersi in corsa, la sconfitta del Milan ha alimentato nuove speranze. Peraltro la Lazio deve ancora recuperare la partita contro il Torino. La corsa all’Europa che conta è ancora aperta.