Scala, tutti pazzi per Giovanna d'Arco
07 dicembre 2015, ore 12:40 , agg. alle 13:04
La prima della stagione del teatro tra imponenti misure di sicurezza
Già nella messa in scena al Teatro alla Scala di Milano per gli Under 30, come di consueto il giorno prima della Prima del 7 dicembre, è stata un successo con 7 minuti di applausi. A quanto pare il punto di forza di "Giovanna d'Arco" di Giuseppe Verdi è nella modernità della chiave di lettura del capolavoro musicale. In particolare spiccano sia la regia di Moshe Leiser e Patrice Caurier che le scene e in particolare le proiezioni video che hanno animato il palco. L'idea seguita dai registi è infatti che Giovanna sia una giovane dell'800 che vive le vicende medievali della pulzella d'Orleans nella propria testa e, fisicamente, nella propria stanza. Imponenti le misure di sicurezza dentro e fuori il teatro. In platea presenti: Gabriele Salvatores, Patti Smith e per il Governo i ministri Dario Franceschini e Graziano Delrio.
Il baritono Carlos Alvarez non è ancora guarito dalla bronchite e quindi al suo posto c'è Devid Cecconi. L'artista fiorentino aveva già prestato la voce ad Alvarez nella prova generale del 30 novembre e nell'anteprima riservata ai giovani del 4 dicembre, cantando in proscenio mentre il baritono spagnolo si muoveva sulla scena. In entrambe le occasioni aveva incassato applausi scroscianti. Sul palco la star Anna Netrebko e il tenore Francesco Meli.
A fare gli onori di casa il sindaco Giuliano Pisapia che, dopo l'allarme attentati, ha rassicurato "milanesi e turisti". Forze dell'ordine (oltre 600 uomini), transenne, metal detector sono parte dei controlli previsti, non gli unici. Un avviso nella bacheca del teatro, ad esempio, ricorda ai dipendenti a Sant'Ambrogio di presentarsi muniti non solo del badge ma anche di un documento di identità.
A fare gli onori di casa il sindaco Giuliano Pisapia che, dopo l'allarme attentati, ha rassicurato "milanesi e turisti". Forze dell'ordine (oltre 600 uomini), transenne, metal detector sono parte dei controlli previsti, non gli unici. Un avviso nella bacheca del teatro, ad esempio, ricorda ai dipendenti a Sant'Ambrogio di presentarsi muniti non solo del badge ma anche di un documento di identità.
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