Scambio di embrioni in vitro, in California una donna partorisce la figlia di una coppia di sconosciuti

Scambio di embrioni in vitro, in California una donna partorisce la figlia di  una coppia di sconosciuti

Scambio di embrioni in vitro, in California una donna partorisce la figlia di una coppia di sconosciuti


09 novembre 2021, ore 13:00

Dopo mesi di ricerche rintracciata la piccola, la vicenda finisce in tribunale

La realtà supera, talvolta, la fantasia. La storia di una donna californiana, vittima di uno scambio di embrioni in vitro, è degna della sceneggiatura di un film. Teatro della vicenda una clinica californiana. “Attori” protagonisti Daphna e Alexander Cardinale, una coppia così desiderosa di avere un secondo bambino, da decidere di seguire la strada della fecondazione assistita. Ma tutto non è andato come entrambi speravano, anche se la storia cominciata nel 2019 ha avuto un lieto fine, seppur con risvolti giudiziari.


Sorpresa in sala parto

Dopo la fecondazione assistita e una gravidanza tranquilla Daphna, finalmente, partorisce. E subito accade qualcosa. Il padre, presente all’evento, indietreggia e finisce con le spalle al muro. La primogenita della coppia è una bambina bionda, la neonata invece ha capelli e pelle scuri. Ignari della motivazione i due tornano a casa e cominciano a crescere la piccola, mentre cominciano anche a crescere dubbi e sospetti. Ecco, allora, che la coppia dopo due mesi decide di sottoporsi a un test del Dna. E il verdetto è chiaro: non è la loro figlia.


Caccia ai veri genitori

Immediatamente parte la ricerca dei genitori della bambina, che a loro volta erano stati vittime dello scambio di embrioni in vitro. E la caccia, fortunatamente, ha buon esito. Così dopo diversi incontri le due coppie decidono di procedere allo scambio delle bambine, avvenuto legalmente e formalmente nel gennaio del 2020, quando le piccole avevano già quattro mesi.


Denunciata la clinica californiana “disattenta”

Daphna e Alexander Cardinale hanno deciso di citare in giudizio il California Center for Reproductive Health di Los Angeles al quale si erano rivolti nell'estate del 2018 e il laboratorio di embriologia In VitroTech Labs. L'accusa nei loro confronti è di negligenza medica, negligenza generica e occultamento fraudolento.


Il racconto della mamma 

"Sono stata derubata della possibilità di portare in grembo mia figlia", ha detto nel corso di una conferenza stampa, Daphna Cardinale. "I nostri ricordi del parto saranno sempre contaminati dalla realtà che la nostra bambina biologica è stata data alla luce da qualcun altro, non ho potuto tenere vicino a me la bambina che avrei dovuto mettere al mondo”, ha aggiunto la donna, ancora straziata dal dolore. Anche l'altra famiglia coinvolta nello scambio intende fare causa, ma rimarrà anonima.



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