Scandalo Boy Scout, 12mila vittime di abusi in 70 anni
24 aprile 2019, ore 18:36
Secondo i dati raccolti da Janet Warren, docente all'University of Virginia, quasi 8mila responsabili sono stati accusati e cacciati
Lo scandalo delle molestie sessuali travolge i Boy Scout d'America. Negli ultimi settant'anni, quasi 8.000 membri sono stati accusati di abusi sessuali su minori, e per questo cacciati dall'organizzazione. Per la precisione, dal 1944 al 2016, secondo i dati riportati dai media americani, 7.819 leader e volontari avrebbero abusato sessualmente di 12.254 vittime. A rivelare la portata dello scandalo è stata l'esperta Janet Warren, docente all'University of Virginia, durante la sua testimonianza in un processo per abusi sessuali su minori in una compagnia teatrale per bambini a Minneapolis, Minnesota. Warren ha passato cinque anni ad esaminare i cosiddetti 'fascicoli della perversione', ma la sua testimonianza - spiega il New York Times - è passata in gran parte inosservata sino a quando l'avvocato Jeff Anderson, che ha rappresentato le vittime in cause contro i Boy Scout e la Chiesa cattolica, ha discusso le conclusioni dell'esperta in una conferenza stampa a Manhattan. Spiegando che lo stato di New York ha recentemente approvato una legge che rende più facile per le vittime denunciare chi le ha abusate. Lo scandalo ha iniziato a venire alla luce già alcuni anni fa, ma ora sta raggiungendo proporzioni tali che questi dati rappresentano forse la più rischiosa minaccia finanziaria all'esistenza dei Boy Scout d'America nei suoi 109 anni di storia. Vari Stati Usa - come New York - hanno infatti approvato o stanno approvando finestre legali che consentiranno a vittime di vecchia data di fare causa, con il rischio di una valanga di denunce per molestie sessuali. Gli avvocati stanno già andando a caccia dei clienti con una aggressiva campagna su internet, e l'organizzazione potrebbe essere costretta a chiedere la bancarotta.