20 ottobre 2016, ore 12:55
agg. 28 ottobre 2016, ore 14:40
La sonda ha comunque inviato tutti i dati previsti prima dell’impatto
Dopo ore di incertezza e anche di distinguo, dal centro di controllo dell’Agenzia Spaziale Europea si è chiarito cosa sia accaduto: per un errore del computer di bordo, i retrorazzi del lander Schiaparelli si sono accesi per soli 3 secondi, invece dei previsti circa 30, necessari a frenare la sonda, nell’ultima parte della sua discesa verso la superficie del pianeta rosso. Per 19 secondi, così, Schiaparelli è precipata in caduta libera e – come ha ammesso il direttore delle operazioni al centro di controllo di Darmstadt, Paolo Ferri – è difficile immaginare sia sopravvissuta all’impatto. Dicevamo dei distinguo: qualcosa non ha funzionato ieri, ma l’Agenzia Europea definisce la missione Exomars pienamente attiva, con la sonda madre in orbita, e Schiaparelli comunque un successo, perché ha inviato tutti i dati previsti, prima dell’impatto. Nelle prossime ore, la sonda americana Mro cercherà di inquadrare la zona dove ha toccato – forse schiantandosi - il lander europeo.