29 novembre 2024, ore 20:58
Piantedosi parla di un clima pesante nei confronti delle forze dell’ordine
Nel giorno dello sciopero, scontri a Torino dopo il termine della manifestazione contro il governo tra gruppi di antagonisti e forze dell'ordine vicino alla stazione di Porta Nuova, dove un gruppo di dimostranti o si è staccato e ha cercato di sfondare il cordone di polizia. Davanti alla prefettura sono state lanciate uova con vernice rossa e fumogeni. Al termine del corteo degli studenti, centri sociali e attivisti Pro Palestina, i manifestanti, alcune centinaia, hanno anche bruciato una sagoma di stracci raffigurante il volto del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e tre maxi foto coi i volti della premier Giorgia Meloni, del ministro della Difesa Guido Crosetto e del ceo di Leonardo, Roberto Cingolani. Nel parapiglia sono volate alcune manganellate. Anche alcuni mezzi sono stati danneggiati con calci e pugni dai dimostranti. Manifestanti pro-Palestina hanno poi bloccato anche la stazione di Porta Susa. Sei agenti sono rimasti feriti.
Piantedosi commenta i fatti di Torino
"Oggi a Torino le stesse bandiere sventolate in nome della pace sono state scagliate contro gli operatori di polizia. Un clima pesante alimentato da frange estreme che si organizzano con il solo scopo di attaccare chi opera per garantire il diritto di manifestare le proprie idee. In una giornata complicata come questa, voglio ancora una volta ringraziare tutte le Forze di polizia che hanno saputo gestire con equilibrio e professionalità le molteplici manifestazioni e i momenti di criticità". Così si è espresso il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in merito ai tafferugli che si sono verificati nel capoluogo piemontese.
La reazione del sindacato di Polizia Coisp
"Offese e aggressioni continue ai poliziotti: non ce la facciamo più", ha dichiarato dopo i tafferugli il Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di polizia Coisp. Ecco le sue dichiarazioni che hanno messo in evidenza i rischi che corrono le forze dell’ordine: "Stiamo assistendo a un'escalation di violenza contro le forze dell'ordine. Questi estremisti, aggressivi e violenti, non hanno esitato a scagliarsi rabbiosamente contro gli agenti, intonando cori offensivi e definendo 'servi' i nostri colleghi, in un chiaro tentativo di delegittimare il loro ruolo e il loro impegno al servizio della collettività. Non è immaginabile che i poliziotti debbano continuare a subire attacchi e insulti di questo genere, spesso promossi da una matrice ben definita che trova legittimazione in chi, irresponsabilmente, inneggia alla rivolta sociale. Questo atteggiamento non solo mette a rischio la sicurezza degli agenti, ma compromette anche la tranquillità delle città e la sicurezza dei cittadini".