Sciopero nazionale trasporto pubblico locale 8 novembre 2024 senza fasce di garanzia

Sciopero nazionale trasporto pubblico locale 8 novembre 2024 senza fasce di garanzia

Sciopero nazionale trasporto pubblico locale 8 novembre 2024 senza fasce di garanzia Photo Credit: agenziafotogramma.it


Ecco motivi e modalità della protesta indetta da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna

Uno sciopero di 24 ore, senza fasce di garanzia. È quello che si prospetta per venerdì 8 novembre 2024, sul fronte del trasporto locale, in tutta Italia.

8 novembre 2024 venerdì nero

Dunque, per l'8 novembre si prospetta un venerdì 'nero', a causa dello sciopero nazionale del trasporto pubblico che per la prima volta dopo quasi 20 anni rischia di bloccare bus e metro per l'intero arco delle 24 ore, senza alcuna fascia di garanzia per gli utenti. La conferma della mobilitazione, e delle sue modalità, è arrivata da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, in una conferenza stampa. La protesta è inserita all'interno della vertenza del rinnovo del contratto collettivo nazionale di autoferrotranvieri-internavigatori (scaduto il 31 dicembre scorso), la cui trattativa si è interrotta a maggio.

Perché non ci saranno fasce di garanzia

I sindacati hanno ricordato che l'assenza di fasce di garanzia è "nelle regole", essendo prevista dalla legge 146/1990, che disciplina l'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali, una volta per ogni vertenza. La più recente applicazione risale al 2005. Lo sciopero sarà accompagnato da una manifestazione nazionale davanti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Una importante precisazione: lo sciopero di 24 ore del trasporto pubblico locale indetto per l'8 novembre da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna prevederà solo "i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti", oltre alla "garanzia di quelli specializzati di particolare rilevanza sociale", come "trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari"

Le motivazioni dello sciopero

Tra le richieste legate alla protesta dell'8 novembre ci sono l'adeguamento economico delle retribuzioni per i 100 mila addetti interessati e la maggiore "sicurezza, sostenibilità e risorse" per il settore. Le sigle sindacali, in particolare, puntano il dito contro il taglio al Fondo per il Tpl, di circa un miliardo e mezzo di euro negli ultimi 10 anni. Il segretario generale della Filt Cgil, Stefano Malorgio, ha spiegato: "È chiaro che i 120 milioni sono assolutamente insufficienti, mentre tutta l'Europa investe sul trasporto pubblico locale, noi abbiamo una condizione di arretramento in tutte le città, dalle medie alle grandi".

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