Scontri in Francia per la riforma previdenziale, 287 persone fermate. L'età pensionabile sale a 64 anni
21 marzo 2023, ore 11:47 , agg. alle 12:29
Nella notte tensioni, scontri e incendi a Parigi e in altre città francesi: 287 fermi tra i manifestanti che si oppongono all'innalzamento a 64 anni dell'età pensionabile. Domani messaggio tv alla nazione del presidente Macron
IN PENSIONE A 64 ANNI
Sono 287 le persone fermate dalla polizia in Francia dopo la notte di scontri e di tensioni che hanno infiammato Parigi e altre città. La rabbia è scoppiata dopo che le mozioni di sfiducia presentante dalle opposizioni non sono riuscite a fermare la riforma previdenziale. L’età pensionabile in Francia passa da 62 a 64 anni. In Italia festeggeremmo, oltralpe si protesta. Nella capitale, dove ci sono stati 234 fermi, si sono vissuti momenti difficili, con manifestanti che hanno invaso diversi quartieri incendiando cassonetti, danneggiando panchine e lanciando sassi contro le forze dell’ordine.
INCENDI E SCIOPERI
Oltre ai poliziotti sono dovuti intervenire anche i Vigili del Fuoco, impegnati con grossi camion e idranti per spegnere gli incendi appiccati. Verso mezzanotte un gruppo di giovani incappucciati ha invaso la Bastiglia, ha appiccato diversi piccoli incendi prima di darsi alla fuga. Sul fronte dello sciopero più temuto, quello delle raffinerie, le forze dell'ordine sono intervenute per sbloccare il terminale petrolifero di Donges, nell'ovest del paese, dopo una settimana di occupazione. Fonti degli scioperanti parlano di scontri durante l'intervento della polizia. Il governo ha anche annunciato precettazioni di personale al deposito petrolifero bloccato di Fos-sur-Mer, nel sud-est.
LE SPIEGAZIONI DI MACRON
Il presidente Emanuel Macron domani alle 13.00 si rivolgerà alla nazione con un messaggio televisivo, in cui – intervistato dai giornalisti della tv pubblica TF1- spiegherà i motivi di una riforma giudicata inevitabile dall’Eliseo. Oggi il presidente incontrerà la premier Elisabeth Borne e altri rappresentanti delle istituzioni: i presidenti di Assemble'e Nationale e Senato, Yael Braun-Pivet e Ge'rard Larcher, e i parlamentari della maggioranza. Intanto Macron deve incassare la bocciatura di un suo predecessore, l’ex presidente Francoise Hollande secondo cui non era questo il momento di mettere mano alle pensioni, vista l’inflazione e la guerra in Ucraina. Ma molti economisti sottolineano che – per quanto poco piacevole- questa riforma non era più rimandabile, l’attuale sistema non è più sostenibile.