Scoperto sacrestano milionario a Parigi, per 30 anni ha intascato le offerte dei fedeli acquistando case e auto
Scoperto sacrestano milionario a Parigi, per 30 anni ha intascato le offerte dei fedeli acquistando case e auto
26 marzo 2021, ore 19:00
Nel solo 2017 ha intascato, illecitamente, centomila euro in contanti, dopo il licenziamento ora lavora in una pompa di benzina nella provincia di Parigi a 1260 euro al mese
Per anni, quasi 30, ha intascato le offerte dei fedeli, per questo, il sacrestano della chiesa di Saint Germain des Pre's, la più antica di Parigi, è stato condannato a 18 mesi di carcere, con la condizionale. E' qui, nel cuore della rive gauche, a due passi dal Cafè de Flore e Les Deux Magots, che si trova una delle zone più eleganti della capitale francese. Con offerte, in genere, all'altezza della ricchezza del quartiere, non di rado da 50 o 100 euro.
Emigrato dalla Siria con la moglie
Giunto dalla Siria, alla fine degli anni Ottanta, l'ex sacrestano divenne amico del parroco, che gli propose un lavoro, insieme alla moglie. Mentre lui collaborava alle funzioni religiose, preparando gli oggetti liturgici, i fiori, i ceri e le campane, la donna si occupava di cucinare per i sacerdoti. Secondo quanto scrive il quotidiano Le Monde, alla coppia era stato dato un appartamento e stipendi per circa 4.000 euro al mese. La parrocchia si fidava di lui e lo riteneva un simbolo. E' per questo che assieme ad un collega gli fu affidato, tra l'altro, di conteggiare le offerte.
Nel solo 2017 sottratti 100 mila euro
A casa sua sono state trovate diverse somme di denaro, tra cui molte valute estere, quelle offerte dai turisti stranieri. Dagli estratti conto in banca sono risultati bonifici per oltre 100.000 euro per il solo anno 2017. Nove le automobili intestate a suo nome, tra cui un'Audi cabriolet, una Peugeot 508, una Renault Espace e due caravan. La coppia, inoltre, risulta proprietaria di quattro appartamenti a Parigi, di un altro a Charenton le Pont, e di una bella residenza a Palaiseau. Ma il "nostro" è anche componente del consiglio di amministrazione di quattro società, di cui una nel campo degli "additivi petroliferi".
L'inizio della fine
Tutto procede per il meglio, affari compresi, fino a novembre del 2017, quando il parroco ha l'impressione che le offerte dei fedeli siano in forte in calo. I sospetti vanno subito verso il suo sacrestano. La polizia viene avvertita, un ufficiale giudiziario fotografa i sacchi con i soldi, prima che lui li conteggi, ignaro di tutto, le matrici delle banconote annotate e discretamente segnate con un tratto verde. Fermato all'uscita dalla chiesa dagli agenti in borghese, viene sorpreso con 490 euro, di cui 320 marchiati di verde. In tribunale, mercoledì scorso, il sessantaduenne imputato ha riconosciuto il furto dei 320 euro. "Il parroco aveva messo mia moglie part-time dopo 17 anni servizio. Volevo solo vendicarmi, niente di più", questa la sua difesa. Quanto al resto, ha proseguito, "sono furbo, so trovarmi delle occasioni". Ha garantito che le auto sono state acquistate attraverso canali particolari, non sul mercato, e che, anche gli appartamenti, sono stati acquisiti a basso costo. Un anno dopo il suo licenziamento, gli incassi delle offerte, "magicamente", sono aumentati di 80.000 euro. L'ex sacrestano è stato condannato a 18 mesi di carcere, con la condizionale. Le auto sono state sequestrate. Alla diocesi di Parigi dovrà rimborsare danni per 75.000 euro. Dopo il suo licenziamento, l'ex sacrestano milionario lavora in una pompa di benzina nella banlieue di Parigi: 1.260 euro al mese a cui si aggiungono i 900 euro della moglie in sussidi di disoccupazione.