Scuola: al via gli orali della Maturità 2023, ma in Italia un ragazzo su dieci lascia la scuola prima di finire

Scuola: al via gli orali della Maturità 2023, ma in Italia un ragazzo su dieci lascia la scuola prima di finire

Scuola: al via gli orali della Maturità 2023, ma in Italia un ragazzo su dieci lascia la scuola prima di finire   Photo Credit: agenziafotogramma.it


26 giugno 2023, ore 14:21

Le prove orali sono in corso da oggi, secondo calendari diversi da scuola a scuola. Nei comuni alluvionati dell'Emilia Romagna unica prova per gli studenti. E il ministro dell'Istruzione Valditara torna a parlare degli studenti violenti

Sono quasi al traguardo gli studenti alle prese con la maturità, superato l’ultimo miglio quello degli orali, si potrà pensare alle vacanze. Oggi cominciano i colloqui, ogni istituto comunque ha il suo calendario e nei comuni alluvionati dell’Emilia Romagna l’esame consisterà solo nella prova orale. In apertura della prova,  uno spunto fornito dalla commissione, un video, un’immagine, un breve testo darà il via all’interrogazione che toccherà le varie materie di studio a anche le competenze maturate nei percorsi di formazione extrascolastici.

Il voto finale

Nello scrutinio finale il consiglio di classe attribuirà il punteggio per il credito maturato nel secondo biennio e nell'ultimo anno fino a un massimo di quaranta punti: dodici punti per il terzo anno, tredici per il quarto anno e quindici per il quinto anno. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione del credito scolastico. Il voto finale dell'Esame di Stato è espresso in centesimi così suddivisi: massimo 40 punti per il credito scolastico massimo 20 punti per il primo scritto, massimo 20 punti per il secondo scritto, massimo 20 punti per il colloquio. La commissione può assegnare fino a 5 punti di "bonus" per chi ne ha diritto. Dalla somma di tutti questi punti risulta il voto finale dell'Esame. Il punteggio massimo è 100 (c'è la possibilità della lode). Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100.

In Italia un ragazzo su dieci non finisce gli studi

Un giovane su dieci  tra i 18 e i 24 anni in Italia abbandona precocemente gli studi superiori. È quanto si legge nel dossier dell'Istat "Noi Italia,100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo" che diffonde dati relativi fino al 2022. È più bassa rispetto alla media Ue (4,9%) la spesa pubblica per istruzione in Italia (il 4,1% nel 2021). Nel 2022, la quota di adulti tra i 25 e i 64 anni con, al più, la licenza media, è stimata al 37,4%. su dieci non finisce le scuola. 

Le parole di Valdatara

Oggi intanto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è intervenuto nuovamente sulle vicende che riguardano alcuni studenti violenti nei confronti dei docenti, rispetto la scelta di bocciare lo studente di Abbiategrasso che accoltellò l’insegnante ha detto, su Rovigo dove alcuni alunni spararono dei pallini a una docente ferendola, il ministro si è detto perplesso sulla scelta di dare il 9 in condotta a uno degli studenti coinvolti, interverremo sul voto di condotta ha detto


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