Scuola, nuovo appello studiosi, eliminare storia è suicidio

Scuola, nuovo appello studiosi, eliminare storia è suicidio

Scuola, nuovo appello studiosi, eliminare storia è suicidio


04 maggio 2019, ore 21:00

Alcuni studiosi rivolgono un appello al governo, quello di non dimenticare l'importanza dell'insegnamento della storia

Nello stesso giorno in cui il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha parlato, durante la visita al suo ex liceo classico di Foggia, della scuola come di "un pilastro" senza il quale non c'è futuro, altri studiosi rivolgono un appello al governo, quello di non dimenticare l'importanza dell'insegnamento della storia. "Siamo molto preoccupati in merito alle proposte nefaste di abolire o ridurre lo studio di questa materia a favore di altre discipline che si dicono più utili e remunerative. La storia è proprio il pilastro su cui si fonda la nostra scuola e i nostri licei, ridurne lo studio significa distruggere il nostro Paese e la sua identità. Eliminarla dai programmi sarebbe un suicidio collettivo" ha detto il prof. Luigi Miraglia, direttore dell'Accademia Vivarium novum in chiusura del convegno Communis Hereditas a Villa Falconieri a Frascati, in provincia di Roma. "Le lingue classiche devono essere una forma di contaminazione della contemporaneità", ha sostenuto il prof. Gaetano Lettieri, docente di Storia del Cristianesimo all'Università degli Studi La Sapienza. "Oggi abbiamo una forma di appiattimento nell'apprendimento, soprattutto sulla rete, che è orizzontale, cioè si naviga di link in link e quindi viene meno quell'approfondimento, cioè quella verticalità che è alla base di ogni conoscenza", ha detto Renato Parascandolo, già direttore di Rai Educational.

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