Secondo Il presidente dell'Aifa Giorgio Palù, sul Covid manca ancora la verità
19 aprile 2022, ore 10:41
In un intervista pubblicata sul Corriere della Sera, il numero 1 dell'Agenzia italiana del Farmaco parla del suo libro " All'origine, il virus che ci ha cambiato la vita". in uscita oggi. Secondo Palù non sapremo mai la verità sull'origine del virus fino a quando i cinesi non romperanno il silenzio
Sul Covid-19 sono ancora tante le cose da chiarire. Ne è convinto il presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco, Giorgio Palù, autore di un libro dal titolo “All’origine , il virus che ci ha cambiato la vita”, edito da Mondadori e uscito oggi. In un’intervista sul Corriere della Sera, Palù chiarisce cosa lo abbia spinto a scrivere questo libro:” E' stata una sofferenza vedere la disciplina che studio da 50 anni svilita da virologi che la comunità scientifica non riconosce tali. La virologia ha contribuito all'avanzamento della conoscenza biomedica in modo determinante. Non va trattata così”, dice il numero 1 dell’Aifa che se la prende con il racconto che è stato fatto della pandemia tra comparsate televisive di persone prive della necessaria autorevolezza e, peggio ancora, di catastrofisti e negazionisti.
L'origine del virus
Nel suo libro Giorgio Palù cerca di andare all’origine del virus che negli ultimi due anni ha sconvolto le nostre vite: “Ho raccontato quello che è successo a giugno del 2014 quando il governo americano nominò una commissione per decidere se abolire le manipolazioni di virus respiratori - racconta - Nel 2011 i virologi veterinari Kawaoka e Fouchier avevano modificato il virus dell'influenza aviaria per renderlo capace di compiere il salto di specie. Alla riunione, a Washington, partecipai come esperto”. "Si decise di sospendere gli esperimenti sui virus influenzali. La messa al bando sarebbe stata rimossa nel 2017 – prosegue - Dalla moratoria restarono però esclusi i coronavirus. Era necessario studiare la Mers, comparsa nel 2012, ancora endemica in alcune aree dell'Arabia Saudita. Fu una collega del laboratorio di Wuhan a opporsi al bando”.
I silenzi cinesi
Secondo Palù proprio il silenzio cinese non ha permesso di comprendere cosa sia successo, come il virus sia passato dagli animali all’uomo:” Non sappiamo se lo 'spillover' sia stato naturale oppure si sia trattato di un incidente. Non lo sapremo finché i cinesi non romperanno il silenzio – dice lo scienziato - Non hanno voluto consegnare i registri di laboratorio né dato risposte agli inviati dell'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità. Tanti interrogativi. Non si è trovato l'ospite animale intermedio che avrebbe fatto da ponte tra pipistrello e uomo. Questo virus non infetta più i chirotteri quindi qualcosa è accaduto”.
Verso la fine dell'epidemia
Nel corso dell’intervista al Corriere della Sera, il presidente dell’Aifa ha parlato anche dell’attuale situazione epidemica in Italia:” ll virus circola sempre meno. Se continua così a maggio l'epidemia dovrebbe essersi estinta”. Secondo Palù la quarta dose del vaccino per i 50-60 anni avrà senso se coprirà anche contro la variante Omicron, non solo contro il ceppo originario di Whuan.