01 giugno 2023, ore 14:35
Gli investigatori contestano anche la premeditazione. L'avrebbe accoltellata, per poi tentare di bruciare il corpo. Molti gli elementi a suo carico
Incongruenze nel racconto, le immagini delle telecamere di sorveglianza, i dati dei cellulari, poi le tracce di sangue trovate nella casa che condivideva con la compagna e nel bagagliaio dell’auto. Ha confessato Alessandro Impagnatiello, il fidanzato di Giulia Tramontano, la ventinovenne incinta di 7 mesi, il cui corpo è stato ritrovato nella notte, dietro ai box di una palazzina non lontana dalla casa della coppia, a Senago. È stato lui stesso a dare indicazioni ai Carabinieri su dove cercare. Ora si trova nel carcere di San Vittore, accusato di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso.
"AVEVA GIA DECISO COME UCCIDERLA"
L’avrebbe accoltellata più volte sabato sera, quando la ragazza era rientrata a casa dopo un incontro chiarificatore con quella che aveva scoperto essere l’altra donna del compagno, una collega americana di lui. Impagnatiello avrebbe ucciso la fidanzata, per poi tentare di sbarazzarsi del corpo per due volte, dandogli fuoco, ma senza riuscirci. Nelle prossime ore verrà effettuata l'autopsia. Gli investigatori contestano anche la premeditazione, sulla base delle ricerche online effettuate prima che la ragazza tornasse a casa. A dirlo, in conferenza stampa, è stato il pm Alessandra Menegazzo. "Ha cercato online come uccidere e come disfarsi del corpo della sua compagna" ha detto, aggiungendo che quando Impagnatiello "ha incontrato in casa Tramontano, aveva già deciso come ucciderla". Sarebbe stato sempre Impagnatiello ad inviare i messaggi all'amica della compagna, con il cellulare della donna, che era presumibilmente già morta."UN UOMO LIBERO"
Dopo il delitto, Impagnatiello avrebbe anche cercato di incontrare la collega con cui aveva una relazione, dicendole che la compagna se ne era andata e che lui era un "uomo libero". Sarebbe andato sotto casa sua, a Milano, insistendo per poter entrare. Ma la donna avrebbe deciso di non vederlo, forse per paura.
I FIORI E I MESSAGGI DELLA FAMIGLIA
Intanto nel luogo in cui è stato ritrovato il corpo, in via Monte Rosa, sono comparsi mazzi di fiori e un peluche. I primi a portarli, i familiari di Giulia Tramontano. "Per Giulia e Thiago, per sempre nei nostri cuori" si legge. Questa mattina la sorella della giovane uccisa ha voluto ringraziare le tante persone che in questi giorni avevano espresso vicinanza. "Grazie di averci dato la speranza di trovarla. Grazie di averci creduto ed aiutato. Grazie dal profondo del cuore di una famiglia distrutta, di fratelli che non hanno avuto la possibilità di cullare il proprio nipote. Di genitori che sono stati privati del diritto di essere tali" ha scritto. Allegata una foto, tutta la famiglia unita.Argomenti
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