Sergio Mattarella: la buona cucina è un valido alleato della diplomazia
01 ottobre 2024, ore 08:00
Il riconoscimento diretto del capo dello Stato è avvenuto durante l’incontro in Quirinale con una delegazione di chef internazionali
Nelle visite ufficiali di presidenti e regnanti arriva il momento, dopo bilaterali e scambio di doni, di mettersi a tavola. Testimone silenzioso di questi eventi è il menù, a questo e agli chef di Palazzo che lo preparano è arrivato il riconoscimento del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ieri ha incontrato una delegazione di chef internazionali.
MATTARELLA, ALLEATI DELLA DIPLOMAZIA
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricevere al Quirinale una delegazione di chef internazionali appartenenti al ‘Club des Chefs des Chefs’ ha sottolineato che “Gli chef dei capi di Stato aiutano nelle relazioni in modo consistente ed effettivo rendendo più accoglienti gli incontri tra capi di Stato”. Mattarella ha quindi parlato dell'interazione culinaria che oggi si registra tra ogni paese del mondo creando “un arricchimento e un'apertura di orizzonti. Il mondo - ha aggiunto - è contrassegnato da alcune reti di interconnessioni non solo informatiche ma anche economiche, politiche, sportive. Tra quelle positive vi sono quelle di ambito culturale, tra cui rientra la scienza della cucina”. I maestri dei fornelli hanno donato al capo dello Stato una giacca da chef e un libro.
LA PAROLA AI CUOCHI
Gilles Bragard, fondatore del club des Chefs des Chefs nel suo intervento al Colle ha spiegato che quando ha creato questo club voleva rendere omaggio a grandi chef che lavorano dietro le quinte. "Nelle loro mani c'è il benessere e la buona salute dei grandi del mondo e hanno anche la responsabilità di promuovere i prodotti nazionali perché la tavola di un capo di Stato è la miglior vetrina della cucina nazionale. Il nostro motto è diventato 'se la politica divide gli uomini, una buona tavola li può riunire. E lei ha la buona sorte di avere un grande chef e una grande squadra. L'Italia da oggi ha altri 20 ambasciatori nei palazzi presidenziali e reali del mondo”. La delegazione di berrette bianche poi ha fatto tappa all'ospedale Bambino Gesù di Roma per consegnare dolci tipici di ogni paese ai piccoli pazienti della pediatria. La compagine gastronomica fondata nel 1977 si riunirà quest'anno in Italia per l'Assemblea Annuale. dando ai cuochi-membri l'opportunità di conoscere le eccellenze enogastronomiche della Penisola. Sarà Barilla ad ospitare l'evento a Parma domani. Si tratta, precisa il gruppo parmense, di “un viaggio alla scoperta del Pastificio mentre in Academia Barilla si terrà una conversazione sull'identità gastronomica italiana e della pasta”.
GEMELLAGGIO ITALIA SPAGNA SUL CIBO
Su un'altra altura della Capitale, il Gianicolo, la gastronomia di Italia e Spagna è stata consacrata, al convegno "Nutrire l'incontro", non solo come disciplina estetica, ma anche come strumento politico, capace di comunicare emozioni e messaggi che riflettono la vita pubblica e privata attraverso il cibo. E Ferran Adrià, al timone di elBullifoundation, ha espresso un autorevole sostegno alla cucina italiana da pochi mesi ufficialmente in gioco per la corsa a diventare Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, una cucina “di alta espressione come non mai”. Parola dello chef fondatore di elBulli, insegna leggendaria per i cultori dell'alta cucina catalana.