31 ottobre 2016, ore 10:13 , agg. alle 10:41
Il Napoli è caduto a Torino, la Roma non vince a Empoli, l'Inter non esiste, il Milan è giovanissimo. Campionato chiuso a novembre?
Il Napoli è uscito dalla sfida dello Stadium, sabato sera, fra gli applausi della critica e la beffa del goal di Higuain, ma soprattuttocon zero punti. La Juventus, ancora una volta, non avrà incantato, ma è apparsa solida, convinta, cinica, letale. Gli azzurri, pur giocando a tratti un bel calcio, hanno commesso errori imperdonabili, se si ha la pretesa (il sogno?) di contrastare i Campioni. Nulla di drammatico, certo, ma la differenza c'è e si vede: non solo in Gonzalo Higuain, ma anche in un carattere, una convinzione, che la Juve ha sempre. Le altre, solo a tratti. Come spiegare, allora, il pareggio della Roma ad Empoli? Giallorossi tambureggianti, solo alla fine, fuori tempo massimo. Un'occasione buttata via. Eppure, la squadra di Spalletti sta andando benissimo, ma è pur sempre a -4. E' come se le altre squadre si dannassero, per ritrovarsi sempre al punto di partenza: lontane dalla Juventus. Certo, Milan e Lazio se la stanno godendo, ma non sono minimamente pensate e attrezzate, per contendere lo scudetto ai bianconeri.
Quanto all'Inter, ormai è inutile ripetersi: la squadra non è mai esistita, anche le rare volte in cui De Boer non ha perso. La Società ha già deciso il suo esonero, resta solo da sapere quando e con chi. Il balletto, però, prima finisce, meglio è. Per tutti. Andare avanti così, è insensato e ingiusto. Anche per un allenatore, confermato a parole e scaricato nei fatti.