Serie A, Venezia-Fiorentina 1-0 ; e ora torna la Champions, si ricomincia con le milanesi

Serie A, Venezia-Fiorentina 1-0 ; e ora torna la Champions, si ricomincia con le milanesi

Serie A, Venezia-Fiorentina 1-0 ; e ora torna la Champions, si ricomincia con le milanesi


Impresa del Venezia, la Viola cade in Laguna. Per la terza giornata di Champions League l'Inter ospiterà la sorpresa Sheriff, mentre il Milan sarà in trasferta a Porto; mercoledì toccherà a Juventus e Atalanta

VENEZIA-FIORENTINA 1-0

La Fiorentina cade in Laguna e deve rinviare la risalita verso la zona Europa. Serata da impresa per il Venezia, che si allontana dalle sabbie mobili e si lascia dietro un po' di squadre. Nel primo tempo i viola hanno fatto la partita, ma - stringi stringi - non hanno costruito occasioni importanti. E' stato invece il Venezia a colpire in contropiede al trentaseiesimo minuto: azione di qualità, avviata dal lancio di Busio, rifinita dallo scatto sulla destra di Henry e dal suo cross rasoterra, toccato in rete con facilità da Mattia Aramu. Per buona metà della ripresa, i lagunari hanno gestito il vantaggio senza patemi. Paradossalmente la Fiorentina si è svegliata - tardi - quando è rimasta in dieci per l'espulsione di Sottil; nel finale è stato assedio viola, ma il risultato non è più cambiato. 

INTER-SHERIFF

Al momento del sorteggio, tutti hanno individuato nello Sheriff l'anello debole del girone, il serbatoio dove andare a prendere sei punti. Invece la squadra della Moldavia, che in realtà rappresenta la repubblica autoproclamata della Transistria, si è rivelata come la grande sorpresa di questa fase iniziale della Champions: due partite e due vittorie, l'ultima - clamorosa - al Santiago Bernabeu contro il Real Madrid. L'Inter dovrà fare grande attenzione e sarà obbligata a vincere, visto che in due gare ha racimolato soltanto un punto. Non è un momento facile per i nerazzurri: la sconfitta di sabato contro la Lazio ha lasciato scorie e soprattutto dubbi: il sospetto è che questa Inter faccia fatica a vincere i confronti difficili. In Europa non si può più sbagliare e domenica in campionato ci sarà lo scontro diretto con una Juventus in risalita. Queste le parole di Simone Inzaghi alla vigilia: "E' una partita importantissima. Siamo al terzo match, non abbiamo ancora vinto e affrontiamo una squadra a punteggio pieno sulle ali dell'entusiasmo. Dovremo vincere per rimettere in ballo la qualificazione. Per quello che è successo sabato siamo tutti arrabbiati, io in primis -prosegue Inzaghi facendo riferimento al ko con la Lazio in campionato-. Ho rivisto la partita, abbiamo fatto i primi 60 minuti ottimi giocando bene contro una squadra forte. C'è grande rammarico, ho già parlato ieri con i ragazzi e sono arrabbiatissimi come me. Sono contento perché ho a che fare con dei vincenti".




PORTO-MILAN 

Il campionato ha mostrato un Milan in palla, unica squadra a restare in scia al Napoli capolista. La squadra sa esprimere qualità e quando qualcosa si inceppa ( vedi il primo tempo contro il Verona), è capace di reagire con efficacia ( vedi il secondo tempo con il Verona). In Champions la situazione è più complicata: rossoneri ancora fermi a quota zero nel girone di ferro, quello contro il Porto è un autentico spareggio per la sopravvivenza in Europa. E allo stadio Do Dragao si potrebbe vedere anche Zlatan Ibrahimovic, che però dovrebbe partire dalla panchina. Queste le dichiarazioni di Stefano Pioli nella conferenza stampa della vigilia: "E'  una partita molto importante ma non credo ancora decisiva. Certo, il doppio confronto con il Porto, nella classifica finale, inciderà molto. Giocando sette partite in venti giorni pensi al presente con tutte le energie. La nostra classifica non rispecchia appieno la prestazione delle prime due gare dove abbiamo capito che i dettagli fanno la differenza. Lì dobbiamo crescere, servono 95 minuti di alto livello. Dispiace aver perso Rebic perché era in una condizione psicofisica eccezionale. Gli undici che andranno in campo formeranno una squadra forte ed equilibrata, ho manche dei ricambi giusti. Vedremo che scelte fare. Ibrahimovic sta meglio. Vedere la crescita della mia squadra è la soddisfazione migliore, guido un gruppo di giocatori belli da allenare, tutti si aiutano a vicenda."




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