Serie tv, oggi nel 1963 veniva trasmessa dalla BBC la prima puntata della serie televisiva fantascientifica “Doctor who”

Serie tv, oggi nel 1963 veniva trasmessa dalla BBC la prima puntata della serie televisiva fantascientifica “Doctor who”

Serie tv, oggi nel 1963 veniva trasmessa dalla BBC la prima puntata della serie televisiva fantascientifica “Doctor who”


23 novembre 2020, ore 16:00 , agg. alle 16:26

Il 23 novembre del 1963 appariva per la prima volta sul piccolo schermo “il dottore”, l'alieno amico del pianeta terra, pronto a viaggiare nel tempo e nello spazio grazie ad una cabina blu della polizia inglese.

Erano le 17:16:20 e, con ottanta secondi di ritardo rispetto a quanto era stato prestabilito a causa dei notiziari che riportavano aggiornamenti flash sull'assassinio di J. F. Kennedy avvenuto il giorno prima, la BBC trasmetteva la puntata pilota di “Doctor Who”, la serie destinata a diventare un cult per gli appassionati del genere.


La serie

Con le sue 800 puntate sviluppatesi in 56 anni di programmazione, “Doctor Who” detiene il record di serie tv fantascientifica di maggior durata e successo nella storia. Gli altissimi ascolti in tutto il mondo e la vendita di gadget, vestiti e libri a tema “Dottore” hanno permesso al programma di entrare nel Guinnes World Record, diventando al contempo un simbolo della cultura britannica. Il “Dottore” è stato interpretato da quattordici attori, di cui solo una donna. È dal 2018, infatti, che Jodie Whittaker è la prima donna a vestire i panni del personaggio. Il passaggio tra i diversi attori è raccontato all'interno della serie attraverso la “rigenerazione”, una vera e propria rinascita del “Dottore” che, pur mantenendo la propria identità e i ricordi delle vite precedenti, cambia il proprio corpo e i propri tratti caratteriali.


La prima puntata

Il primo attore a interpretare il protagonista di “Doctor Who” fu William Hartnell, che ricoprì il ruolo fino al 1966. Con la puntata pilota, il mondo si confrontò per la prima volta con la realtà di “Doctor Who”: il protagonista, grazie alla sua navicella spaziale, il TARDIS, permetteva ali spettatori infatti di viaggiare nello spaziotempo alla ricerca di antiche civiltà e mondi da salvare, in primis il nostro. Il TARDIS divenne in poco tempo il simbolo per eccellenza della serie tv grazie alle sue caratteristiche extraterrestri. In primis il nome TARDIS rappresenta una sigla: Time And Relative Dimension In Space, ovvero Tempo E Dimensione Relativa Nello Spazio. Il dottore appartiene ad una specie chiamata Signori del Tempo ed è per questo che si trova in possesso di una navicella avente queste caratteristiche. Inoltre, quella che da fuori sembra una banale cabina telefonica blu, presenta al suo interno uno spazio ben volte superiore rispetto a quello esterno, permettendo al “Dottore” di abitarci senza alcun tipo di scomodità.


La sigla

La sigla di apertura di “Doctor Who”, composta da Ron Grainer e realizzata da Delia Derbyshire della BBC Radiophonic Workshop è una tra le più popolari al mondo. Ebbe così tanto successo da essere inserita all'interno del brano “One of These Days” dei Pink Floyd, che vollero citarla per rimarcare la loro passione nei confronti della serie e della sua importanza all'interno del mondo britannico. Negli anni, a seconda della rigenerazione del “Dottore”, la sigla è stata arrangiata in maniera diversa per sottolineare i cambiamenti che il nuovo personaggio portava con sé. La melodia principale è stata, però, sempre mantenuta identica all'originale del 1963.


Fanbase

“Doctor Who” vanta una fanbase mondiale, anche nel nostro paese. Molte personalità importanti si sono espresse a favore della serie, dichiarandosi grandi fan. In primis la Regina Elisabetta, che ha lodato la capacità del programma di raccontare il genio britannico oltre la Manica. A seguire spuntano attori come Johnny Depp o Robert Downey Jr, registi come Steven Spielberg e Peter Jackson e soprattutto il compianto Stephen Hawking che si definiva un vero cultore della serie, tanto da venire citato nel film sulla sua vita “La teoria del tutto”.

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