Sessant’anni fa entrava in vigore la Legge Merlin
20 settembre 2018, ore 08:00
Il 20 settembre del 1958 l’addio alle “case chiuse”
Oggi ricorre il sessantesimo anniversario dell’entrata in vigore della Legge Merlin, che abolì le case chiuse, in cui la prostituzione era regolamentata. “All'epoca fu una legge all'avanguardia per l'autodeterminazione delle donne. Le ha liberate da un sistema di semischiavitù. Oggi alcuni dettagli andrebbero modificati, come ad esempio la parte che riguarda il reato di favoreggiamento della prostituzione” ha detto Pia Covre, fondatrice insieme a Carla Corso del Comitato per i diritti civili delle prostitute. La legge Merlin punisce il favoreggiamento della prostituzione, l'induzione alla prostituzione, il reclutamento di prostitute, lo sfruttamento ai fini della prostituzione e la gestione di case chiuse. “Non ha mai proibito la prostituzione, ma solo quella organizzata” ha chiarito la Covre. Una prostituzione riconosciuta e regolarizzata, come un qualsiasi altro lavoro, con diritti e doveri, consentirebbe di eliminare il racket, sostengono dal Comitato. La norma presenta i segni del tempo, tanto da essersi resa necessaria una riforma. Sono numerosi i politici che hanno paventato l’idea di un ritorno alle “case chiuse”, tra questi l’attuale ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Non si può tornare indietro, ma guardare avanti con dei miglioramenti della legge" ha concluso Pia Covre.