Sex Work: entrata in vigore in Belgio la legge che regolamenta i diritti dei lavoratori del settore
02 dicembre 2024, ore 13:30
Ferie, malattia, garanzie contrattuali, maternità e pensione, ambienti controllati con biancheria pulita e docce, assicurazione sanitaria, una rivoluzione per i sex workers
Il tema è uno sei più dibattuti al mondo, e anche uno dei più antichi, chi lavora per prestazioni sessuali è un lavoratore come gli altri? Senza entrare nelle considerazioni sociali, il mondo del sex work è sicuramente complesso, a suo modo atipico, anche perché senza regole. Domenica 1 dicembre in Belgio è entrata in vigore la legge sul sex work che regolamenta il lavoro sessuale e garantisce nuove tutele. Le lavoratrici e i lavoratori del settore avranno diritto a giorni di malattia e ferie, all'indennità di maternità e ai diritti pensionistici, come ogni altro lavoratore. È il primo Paese al mondo a prendere iniziative legali per regolamentarlo.Il Parlamento ha deciso di equiparare i e le sex workers a qualsiasi altro dipendente nel tentativo di porre un freno agli abusi e allo sfruttamento, che caratterizzano questo lavoro. La legge, approvata ufficialmente nel mese di maggio, garantisce che chi lavora nel settore abbia contratti di lavoro regolari e protezione legale.
Il testo della legge è stato frutto di esperti del settore
I ministeri dell’Economia e del Lavoro, Salute e Giustizia avevano elaborato il testo della legge sul Sex Work, lavorando per molto tempo iin collaborazione con esperti e associazioni che si occupano di diritti dei lavoratori del sesso. La versione finale era stata approvata con 93 voti favorevoli, 33 astenuti e nessun voto contrario. L'obiettivo era quello di porre fine alla situazione creatasi nel 2022, quando in Belgio il lavoro sessuale era stato depenalizzato, senza però conferire alcuna tutela, né diritti lavorativi come l'indennità di disoccupazione o l'assicurazione sanitaria.
Locali ad hoc
In base alla nuova legge i lavoratori e le lavoratrici del Sex Work avranno il diritto di rifiutare partner sessuali o di compiere atti specifici, potranno interrompere un atto in qualsiasi momento e non potranno essere licenziati per questi atteggiamenti. I datori di lavoro dovranno avere una “buona reputazione” e avere una residenza commerciale in Belgio. Dovranno inoltre garantire che i locali dove lavorano i dipendenti siano dotati di pulsanti antipanico, biancheria pulita, docce e preservativi. Le tutele non riguardano tuttavia il lavoro a domicilio, né attività come lo striptease, altri spettacoli e la pornografia. Ma comprendono chi fa sesso in chat. L'Unione belga dei lavoratori e delle lavoratrici del sesso ha accolto la legge come “un enorme passo avanti, che pone fine alla discriminazione legale contro chi lavora nel settore”. Ma ha affermato anche che le norme potrebbero “essere strumentalizzate” per ridurre o eliminare il lavoro sessuale, creando altre sacche di illegalità, uno dei fatti che la legge vorrebbe evitare.