Si allunga di 45 giorni il periodo delle allergie, complice il cambiamento climatico, la nostra salute ne risente maggiormente

Si allunga di 45 giorni il periodo delle allergie, complice il cambiamento climatico, la nostra salute ne risente maggiormente Photo Credit: foto agenzia fotogramma.it
21 marzo 2025, ore 08:00 , agg. alle 10:14
Con l’arrivo della primavera inizia la stagione delle allergie, che complice i cambiamenti climatici, si è allungata di ben 45 giorni
Il cambiamento climatico non modifica solo il nostro ambiente, ma influisce anche sulla nostra salute. Se questo può essere risaputo, invece, non tutti sanno che la stagione delle allergie, che inizia con la primavera, si è allungata di 45 giorni rispetto al passato. Questo comporta effetti significativi per milioni di italiani. Si stima che oltre 9 milioni di italiani soffrano di allergie. E proprio il riscaldamento globale sta amplificando i rischi, soprattutto per le persone più vulnerabili, ovvero bambini e anziani. A diffondere i dati gli esperti della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica. Con l'arrivo della primavera aumenta anche il rischio di allergie causate dalla puntura di insetti. Secondo i dati dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nel 2024 sono stati registrati 483 accessi al pronto soccorso per punture di insetti.
La stagione si allunga
La riduzione dei giorni più freddi, quelli del gelo, permette alle piante di crescere più a lungo e di rilasciare pollini per un periodo più esteso. Un effetto dovuto al cambiamento climatico. Se in passato la stagione delle allergie iniziava verso la fine della primavera, oggi invece, è anticipata almeno di 25 giorni. Ma secondo gli esperti può anche durare 20 giorni in più in autunno. Anche in questo caso grazie alle temperature più miti. L’esempio può essere quello del 2023, quando si registrarono 10 giorni senza gelo in più rispetto alla media del trentennio 1991-2020. Condizione che comportò un peggioramento della qualità della vita per chi soffre di allergie. La conseguenza fu un prolungamento delle terapie per milioni di italiani.
Aumentano i rischi
Ad essere colpiti in modo particolare dalle allergie sono i bambini affetti da asma. In Italia sono circa il 20%. Anche gli anziani presentano maggiori problemi respiratori, con un rischio di morte che sale fino al 116% durante la stagione dei pollini. A soffrirne di più sono le persone con malattie respiratorie croniche. Nel nostro paese il 17% degli over 65 soffre di queste patologie. In Italia circa il 28% della popolazione soffre di allergie. E il numero è in aumento. Nel triennio 2018-2020 l'incidenza era dell'11% all’anno, nel 2024 è salito al 16%. A giocare un ruolo cruciale è l’inquinamento atmosferico. L’aumento dei livelli di CO2 nell’aria favorisce una maggiore produzione di pollini. Di conseguenza si aggravano le allergie. Uno studio statunitense del 2022 dimostra come a fine del secolo i livelli di polline potrebbero raddoppiare, peggiorando ulteriormente la situazione.
Aumentano le riniti allergiche
Allergia significa anche riniti. Sono in forte crescita e colpiscono soprattutto i bambini e gli anziani. L’incremento è del 5-10% dei casi tra i più piccoli. Per contrastare l’aumento delle allergie respiratorie, gli esperti della Siaaic suggeriscono alcune azioni preventive, tra cui il monitoraggio dell'ambiente per identificare i periodi di maggiore esposizione ai pollini, seguire un'alimentazione sana, ricca di cibi freschi che aiutano a mantenere un microbioma equilibrato. Anche la scelta del verde pubblico cittadino può contribuire a diminuire la diffusione dei pollini. Siaaic e Assosalute propongono la scelta di di piante a bassa produzione di polline, la gestione del verde pubblico nelle ore notturne o nelle giornate poco ventilate e la falciatura regolare dell'erba.
L'immunoterapia
Pe i casi più gravi di allergia l'unico trattamento che agisce sulla causa è l'immunoterapia specifica. Il vaccino anti-allergico è un trattamento variabile tra i 3 e i 5 anni. E’ indicato per le allergie severe a pollini o a veleno di insetti, come vespe e api. In casi estremi, l'adrenalina autoiniettabile può rivelarsi un salvavita.