08 aprile 2024, ore 08:00
Questa settimana attesi anche i verbali Fed e le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin, in Italia si guarda soprattutto a martedì e alla presentazione del Def
Si apre una settimana con diversi appuntamenti per i mercati e che avrà al centro dell’attenzione i dati sull'inflazione degli Stati Uniti di marzo, che è attesa in accelerazione a causa principalmente del forte rialzo dei prezzi dalla benzina. Il dato è atteso per la giornata di mercoledì. Sotto i riflettori dei mercati c’è anche la riunione della Bce di giovedì dalla quale non si attendono grandi sorprese, se non una conferma che giugno dovrebbe essere il mese indicato per il primo taglio dei tassi. Per quanto riguarda il nostro Paese, la data più attesa è quella di martedì quando il governo presenterà il Def, il Documento di economia e finanza. Mentre il giorno dopo sotto i riflettori finirà la Germania, mercoledì è infatti il giorno scelto da Berlino per diffondere i dati macro delle vendite al dettaglio mentre quelli della produzione industriale prevista anche in Germania verranno diffusi oggi, lunedì 8 aprile.
Le banche centrali
Per quanto riguarda le banche centrali da segnalare le riunioni di mercoledì degli istituti neozelandese e canadese, che manterranno i tassi fermi. Dal Canada potrebbero, però, arrivare indicazioni di un possibile primo taglio a giugno. Proprio sull'andamento dei prezzi al consumo la settimana si chiude con il dato armonizzato di Germania e Francia. Tra giovedì e venerdì, infine, ci saranno le riunioni di Eurogruppo ed Ecofin.
Cina e Stati Uniti
Giovedì è anche la giornata attesa dai mercati perché arriveranno i dati sull’inflazione in Cina, e anche in questo caso si attendono numeri in crescita. Verrà infatti confermata la crescita dei prezzi al consumo ormai anemica. Alla luce delle scarse pressioni inflazionistiche, secondo gli analisti le autorità interne possono concentrare i propri sforzi nel supportare la crescita e, soprattutto, il comparto immobiliare che rimane l'anello debole dell'economia cinese. Sempre giovedì negli Stati Uniti verrà pubblicato il dato relativo ai prezzi alla produzione, che assume un certo interesse in quanto alcune sue componenti rientrano anche nel deflatore Pce, la misura d'inflazione preferita dalla Fed. Da calendario anche la stima preliminare di aprile sulla fiducia dei consumatori diffusa dall'Università del Michigan che è vista in modesta ripresa.