21 novembre 2024, ore 08:00
Iniziative in tutta Italia per celebrare gli alberi e i loro benefici sull'ambiente, ma un'indagine rivela che molti non sanno quanto sono importanti
In un periodo così critico per la salvaguardia della salute del Pianeta, assume ancora più importanza la Giornata Nazionale dell'Albero, ricorrenza annuale che viene da lontano. E' stata istituita nel nostro Paese alla fine dell' Ottocento, rifacendosi all'iniziativa simile di poco precedente che era stata realizzata negli Stati Uniti, l'Arbor Day.Ma gli italiani hanno coscienza dell'importanza che gli alberi hanno nel nostro ecosistema?
A cosa servono gli alberi?
In Italia la strada per giungere a una consapevolezza del ruolo degli alberi per contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico è ancora lunga. Lo rivelano i dati contenuti in un'indagine realizzata dal progetto no- profit, Prospettiva Terra, realizzata su un campione di 1.000 intervistati residenti in cinque grandi città italiane, Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo. Ebbene, nelle grandi città italiane, cresce il desiderio degli abitanti di avere più alberi, eppure non tutti sono a conoscenza dei tanti benefici che questi apportano. Quasi 3 intervistati su 4 (73%) sanno che gli alberi abbassano la temperatura laddove sono piantati, limitando la formazione delle cosiddette “isole di calore” . Però, quasi un italiano su 5 non sa che gli alberi sono in grado di mitigare gli effetti della pioggia intensa e limitare gli allagamenti, mentre 1 su 3 non sa che gli alberi nelle città sono in grado di assorbire la CO2, l'anidride carbonica, principale indicatore dell'inquinamento atmosferico.
Il verde nelle aree urbane, bene ma non benissimo
Nelle grandi città c'è una grande necessità di aree verdi: secondo l'indagine di Prospettiva Terra, 3 abitanti su 4 dichiarano che nel proprio quartiere gli alberi sono molto o abbastanza diffusi (75%). Tuttavia, i dati sono molto diversi da città a città: a Torino e a Roma la percentuale è del 90%, a Milano dell’80%, a Palermo del 63% e a Napoli soltanto del 51%.
L'Unione Europea litiga sul regolamento anti-deforestazione
Un regolamento che impedisca l'importazione di prodotti che sono legati alla deforestazione doveva entrare in vigore in Europa alla fine dell'anno. Ma al momento è stato rinviato di un anno, mentre è in atto una vera e propria guerra tra le diverse anime della Commissione per rendere più elastico il regolamento nei confronti di quei Paesi da cui si importano beni prodotti con la deforestazione. Solo ieri i Paesi Ue hanno approvato il rinvio di un anno del regolamento, respingendo tuttavia gli emendamenti al testo della Commissione Ue voluti dall'Europarlamento - e sostenuti dall'estrema destra - tra cui la richiesta di aggiungere una categoria di 'Paesi a rischio zero' a cui garantire un iter semplificato "Le foreste sono veri e propri scrigni di biodiversità- sottolinea ai microfoni di RTL 102.5, Martina Borghi, responsabile Campagna Foreste di Greenpeace Italia, "garantiscono alcuni importanti benefici, come l'assorbimento dell'anidride carbonica, la tenuta del suolo e la regolazione del clima. Eppure ogni due secondi la deforestazione distrugge un'area verde grande come un campo da calcio: il cuore verde del nostro Pianeta sta andando in pezzi. Occorre agire subito".