Sì del Senato alla fiducia sulla manovra economica

Sì del Senato alla fiducia sulla manovra economica

Sì del Senato alla fiducia sulla manovra economica


16 dicembre 2019, ore 21:48

Il maxi emendamento alla manovra ha avuto 166 voti a favore, 128 contrari

Il Senato ha dato il via libera alla fiducia sulla legge di bilancio con 166 si' e 128 no. Gianluigi Paragone, del M5s, come annunciato ha votato no. Al momento della proclamazione del voto, la maggioranza in Aula ha applaudito. A due mesi esatti dal Consiglio dei ministri che la varò, la manovra riceve il primo via libera parlamentare. Il Senato la approva con voto di fiducia dopo settimane assai turbolente, lo stralcio in extremis di 15 norme e una settantina di correzioni finali. Ha fatto discutere la decisione di Elisabetta Casellati di dichiarare inammissibile la norma per legalizzare la cannabis leggera: il centrodestra ha applaudito, maggioranza e il governo hanno protestano, mentre il M5s ha chiesto le dimissioni da presidente del Senato. Il testo votato in serata deve ora essere approvato dalla Camera, blindato, senza più modifiche, per essere approvato a ridosso del Natale. Salvo imprevisti, la manovra non cambia più: passa senza la legalizzazione della canapa, con lo stop all'aumento dell'Iva, con un taglio da 3 miliardi delle tasse per i lavoratori, con plastic e sugar tax ma anche con una nuova tegola da 47 miliardi di aumenti di Iva e accise nel 2021 e nel 2022 che dovranno essere disinnescati. Il voto del Senato sulla manovra arriva con il "sì convinto" di Pd e Leu, con un sì con riserva di Iv e con un sì condito da qualche mal di pancia per i Cinque stelle: una manciata di senatori pentastellati fino all'ultimo si è mostrato in dubbio se partecipare al voto e Gianluigi Paragone ha votato no.