Si scattano un selfie con la salma di Maradona, nei guai tre dipendenti delle pompe funebri in Argentina
Si scattano un selfie con la salma di Maradona, nei guai tre dipendenti delle pompe funebri in Argentina
27 novembre 2020, ore 11:08 , agg. alle 14:16
Il legale del campione scomparso due giorni fa ha fatto sapere che i responsabili di quel gesto pagheranno
Indignazione in Argentina. Tre dipendenti delle pompe funebri si sono scattati una foto con la salma di Maradona. Uno dei responsabili è stato licenziato. Gli scatti hanno immediatamente fatto il giro del web, scatenando sdegno e rabbia. È per questo che nelle scorse ore è partita la caccia agli autori di quel selfie, che sarebbero tre dipendenti delle pompe funebri Pinier, la ditta che ha organizzato la camera ardente per il campione scomparso due giorni fa. Uno dei responsabili del gesto, Diego Molina, è già stato individuato e licenziato. L'identità degli altri due protagonisti dello scatto è ancora oggetto di alcune verifiche.
L'avvocato di Maradona indignato: "La pagheranno cara"
Uno dei tre dipendenti avrebbe scattato la foto, gli altri due avrebbero posato accanto alla salma poco prima di sigillare la bara. Poi, lo scatto, sarebbe finito sui social, non si sa se per errore o volontariamente. Certo è che il gesto dei tre dipendenti delle pompe funebri, avrà anche dei risvolti legali. L'avvocato di Maradona, Matias Morla, ha infatti scritto sui social: "Sono colpevoli di un atto oltraggioso e aberrante, la pagheranno cara".
La versione dell'agenzia funebre
L'agenzia funebre Sepelos Pinier, per la quale lavorano i tre dipendenti, ha affidato a un comunicato la sua versione su quanto accaduto: "Abbiamo preparato il corpo in tre, gestiamo l’impresa con nostro padre. Nel frangente in cui siamo usciti dalla sala per parlare con la polizia e coordinare la traslazione della salma alla Casa Rosada, quei tizi hanno scattato le foto. Sono stati due minuti da soli". Poi ha aggiunto: "Proviamo vergogna, Diego era tutto per tutti. È stato qualcosa che non avremmo mai pensato potesse accadere".