Sicilia, capodoglio spiaggiato, 6 esemplari morti nel 2019
21 maggio 2019, ore 22:00
In Italia ne muoiono 150-160 l'anno, parte il tour Mayday Sos plastica di Greenpeace
Un capodoglio spiaggiato è stato trovato, nelle scorse ore, a Palermo e dall'inizio dell'anno sono in totale sei gli esemplari trovati sulle coste italiane. Lo ha reso noto Greenpeace aggiungendo che quest'ultimo è stato rinvenuto poco distante da un altro ritrovato venerdì scorso a Cefalù, con lo stomaco pieno di plastica. A fine marzo, a Porto Cervo era stata trovata una femmina di capodoglio gravida con ben 22 chili di plastica nello stomaco. Ora si dovrà accertare se anche in quest'ultimo caso a provocare la morte del capodoglio sia stata la plastica. Greenpeace e The Blue Dream Project raccolgono così "l'allarme lanciato dal mare e dalle sue creature con il tour Mayday Sos plastica: una spedizione di ricerca, monitoraggio e documentazione sull'inquinamento da plastica" che si concentrerà nel mar Tirreno centrale dove c'è un'area marina di particolare importanza per il patrimonio di biodiversità e potenzialmente esposta a fenomeni di accumulo di materie plastiche. Importante il Santuario dei cetacei 'Pelagos'. In occasione della presentazione del tour, i ricercatori del Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione dell'Università degli Studi di Padova hanno presentato uno studio preliminare da cui emerge che "in Italia si spiaggiano in media 150-160 cetacei l'anno. Per un 30% dei soggetti le cause di morte sono direttamente legate ad attività antropiche, prime tra tutte il traffico marittimo e la pesca - riferisce Greenpeace - In aumento, però, le evidenze della contaminazione da plastica", che si trova ormai in tutto il Mediterraneo, "che può compromettere seriamente la salute degli animali. Particolarmente sensibili proprio specie come il capodoglio: negli ultimi dieci anni nel 33% degli spiaggiamenti di questi cetacei sono stati ritrovati frammenti di plastica nello stomaco e nel 4% dei casi sono stati ritrovati avvolti dai resti di reti abbandonate".