24 gennaio 2021, ore 18:00 , agg. alle 14:27
Il corpo della ragazza, che aveva 17 anni, è stato recuperato dalle Forze dell'ordine su indicazioni del giovane
I genitori di Roberta Siragusa, ieri, avevano presentato una denuncia di scomparsa. La figlia di 17 anni non aveva fatto ritorno a casa. Oggi il tragico epilogo. Il corpo della ragazza è stato trovato in un burrone nella zona di Monte San Calogero a Caccamo, in provincia di Palermo. Il fidanzato della vittima ha confessato l'omicidio.
Il cadavere trovato dopo la confessione del giovane
Pietro Morreale ha 19 anni. Si è presentato oggi in caserma dai Carabinieri di Caccamo e ha raccontato di aver ucciso la fidanzata e di essersi liberato del corpo. Il giovane ha condotto le forze dell'ordine nella zona in cui è stato recuperato il cadavere parzialmente bruciato della diciassettenne. Sono intervenuti i vigili del fuoco e le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla procura di Termini Imerese. Sul posto anche gli uomini della scientifica per eseguire i rilievi. La zona è particolarmente impervia e difficile da raggiungere. Ora gli inquirenti cercheranno di ricostruire con precisione l'accaduto. Secondo le testimonianze, la coppia avrebbe trascorso la serata di ieri in una villetta insieme ad alcuni amici e tra loro sarebbe poi esploso un litigio per motivi di gelosia.
Una scomparsa finita tragicamente
I genitori di Roberta Siragusa, la vittima dell'omicidio, avevano presentato ieri sera la denuncia della scomparsa della ragazza. Pietro Morreale verrà interrogato nelle prossime ore. "Sono stato a casa della ragazza trovata nel burrone. Ho incontrato i genitori. Per Caccamo è un giorno tristissimo. Questa notizia ha sconvolto tutti. Conosco entrambe le famiglie. Sono tutte e due dedite al lavoro e i genitori hanno sacrificato tutta la loro vita per far crescere in modo onesto e leale i loro figli". Lo ha detto il sindaco Nicasio Di Cola, che ha deciso di proclamare il lutto cittadino. "So che i due fino a ieri sera erano insieme e si trovavano con altri amici - ha aggiunto il sindaco - Poi non si capisce come si possa essere scatenata questa inspiegabile e assurda tragedia. Roberta non sarà dimenticata a Caccamo e il 24 gennaio resterà una data tristissima per il nostro comune. Qui è tanto affrontato il tema della violenza della donne e il femminicidio tanto che a Caccamo è nata un'associazione che si occupa della prevenzione sulla violenza di genere. Una panchina rossa è stata installata davanti alla villa comunale come simbolo contro il sangue versato. Qui a Caccamo siamo tutti sconvolti".
Gli insulti sui social
Pietro Morreale sui social appare come un ragazzino che sembra più giovane della sua età, capelli corti, amante del Kick boxing. Sul suo profilo sono stati scritti centinaia di commenti di insulti. Le foto che il giovane pubblicava sono corredate da diverse frasi. Colpisce soprattutto una: "Ho scelto il male perché il bene era banale".
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