21 giugno 2021, ore 18:00 , agg. alle 21:01
Lo ha deciso il giudice al termine dell'udienza di convalida del fermo nel carcere di Novara; l'incidente venerdì scorso durante una manifestazione
Arresti domiciliari per Alessio Spaziano. Lo ha deciso il giudice al termine dell'udienza di convalida del fermo del camionista che, venerdì scorso, ha travolto e ucciso con il suo Tir Adil Belakhdim. Il 37enne sindacalista italo-marocchino stava partecipando ad una manifestazione davanti ad un centro di distribuzione di Biandrate, in provincia di Novara, quando è stato investito durante una manovra del mezzo pesante e trascinato per alcuni metri prima che l'autista si allontanasse verso l'autostrada. Il 25enne camionista casertano è accusato di omicidio stradale, omissione di soccorso e resistenza.
L'udienza di convalida del fermo
Alessio Spaziano lascia il carcere di Novara, dove si trovava da venerdì scorso dopo l'incidente in cui è morto Adil Belakhdim. Al camionista sono stati concessi gli arresti domiciliari al termine dell'udienza di convalida del fermo. Il 25enne ha risposto a tutte le domande del gup nel corso dell'interrogatorio, durato circa tre ore. Spaziano ha riportato la sua versione di quanto accaduto venerdì mattina, all'ingresso del centro distribuzione Lidl di Biandrate. Il giovane si è detto dispiaciuto per la morte di Adil Belakhdim. "Il mio assistito ha fornito la massima collaborazione" ha dichiarato il suo avvocato, Gabriele de Juliis. Secondo quanto riportato dal legale, Spaziano non si è accorto di aver ucciso il sindacalista ed è scappato solo per paura di essere linciato. "Con molta probabilità ha fatto una manovra azzardata, ma del tutto inconsapevole. E soprattutto senza volontà di compierla. Poi è fuggito per paura. Sapeva che scegliendo di forzare il posto di blocco avrebbe rischiato di essere picchiato dai manifestanti" - ha aggiunto l'avvocato.
La reazione della vedova di Adil
A parlare per conto della vedova del sindacalista è l'avvocato Eugenio Losco. "Non cerchiamo vendetta, l'importante è che sia fatta giustizia e chiarezza" - ha dichiarato il legale che assiste Assia Lucia Marzocca, moglie di Adil Belakhdim e madre dei loro due bambini. "I domiciliari sono comunque una misura grave e importante. Mi sorprende invece che la Procura abbia scartato la contestazione di omicidio volontario e abbia tenuto solo quella di omicidio stradale". L'avvocato Losco ha poi smentito che prima dell'incidente ci sia stato un diverbio. "La vicenda verrà ricostruita nel processo, ma già da ora sembra fantasioso sostenere che l'omicidio di Adil sia stato causato da un litigio o addirittura da una aggressione. Adil non era un violento, era una persona mite ed era lì solo per difendere i diritti dei lavoratori".