Il sacerdote gesuita rapito nel 2013 sarebbe oggetto di scambio con il giornalista John Cantlie
Paolo Dall'Oglio, il sacerdote gesuita rapito in Siria nel 2013, sarebbe ancora vivo e oggetto di una trattativa dello Stato islamico per sfuggire all'annientamento, in una delle ultime sacche di territorio sotto il suo controllo. Lo riferisce il Times, apprendendolo da fonti curde. Secondo il quotidiano, oltre a Dall’Oglio sono oggetto dei negoziati il giornalista britannico John Cantlie e un'infermiera della Croce Rossa della Nuova Zelanda. L'Isis, secondo le fonti citate dal quotidiano, starebbe cercando un accordo con le forze curdo-arabe sostenute dagli Stati Uniti che li circondano, chiedendo un passaggio sicuro in cambio della liberazione degli ostaggi.