Smart home: 6 italiani su 10 hanno un dispositivo intelligente in casa

Smart home: 6 italiani su 10 hanno un dispositivo intelligente in casa Photo Credit: Sebastian Scholz (Nuki), su Unsplash.com
19 febbraio 2025, ore 11:50
A trainare il mercato i dispositivi per la sicurezza delle abitazioni: videocamere, sensori per porte-finestre e serrature connesse
“Alexa/Echo/Google/Siri… (inserite il device che preferite), metti RTL 102.5”. Da alcuni anni la radio si è smaterializzata e l’accezione del termine che fa riferimento all’oggetto fisico appoggiato su un mobile rimane, ormai, solo nei ricordi di chi non è più un ragazzino. Nuovi device, infatti, abitano le nostre case pronti a intrattenerci: smart speaker, per esempio, o televisori connessi a internet. Gli italiani pare si stiano appassionando sempre di più al tema delle “smart home”, le case intelligenti, rivolgendosi a soluzioni più o meno complesse per gestire il proprio appartamento attraverso un controllo digitale.
A testimoniarlo, i dati raccolti e diffusi dall’Osservatorio Internet of Things della School of Management del Politecnico di Milano.
Italiani sempre più smart
Lo studio ha evidenziato una crescita di interesse da parte degli italiani nei confronti dei prodotti “smart” nell’ambito domestico. In particolare, nonostante non vengano più erogati bonus e incentivi energetici disponibili fino a qualche anno fa, nel 2024 il mercato della casa intelligente è tornato a crescere con numeri che raggiungono la doppia cifra. Le stime parlano di 900 milioni di euro: valore che aumenta dell’11% rispetto all’anno precedente. Dal punto di vista della spesa pro-capite, gli italiani investono meno rispetto al dato europeo di riferimento (circa la metà): la cifra media per abitante è 15,5 euro, contro i 32,5 in Ue).
Secondo i dati raccolti dal Politecnico di Milano sei italiani su dieci hanno un dispositivo intelligente installato in casa. E, potrà stupire, ma gli smart speaker non sono gli oggetti più scelti dai nostri connazionali.
I prodotti più diffusi
La crescita delle vendite risulta parecchio significativa grazie alla scelta di alcuni prodotti specifici che raccontano molto di questo momento storico. A trainare il mercato in modo significativo sono tutti i device che garantiscono la sicurezza della casa: videocamere, sensori per porte-finestre o serrature connesse compongono il 28% del valore. A seguire ci sono gli elettrodomestici smart (19% del mercato); dispositivi utili per risparmiare energia come caldaie, termostati, valvole termostatiche, condizionatori connessi (16%), in frenata a causa della riduzione degli incentivi statali; solo al quarto posto arrivano gli smart speaker tanto cari a chi vuole ascoltare la radio o, più in generale, contenuti sonori (14%).
Secondo l'Osservatorio, "aumenta la gamma di servizi attivabili dall'utente e questi sono sempre più innovativi, grazie alla valorizzazione dei dati raccolti dai dispositivi e all'integrazione delle soluzioni IoT con l'Intelligenza Artificiale". Ed è alta "la propensione all'acquisto di nuovi dispositivi in futuro: uno su tre si dice interessato".
"Nel 2025 le sfide per la Smart Home saranno l'evoluzione degli ecosistemi per l'interoperabilità, con Matter (lo standard comune dei produttori, ndr) in prima fila tra le iniziative più rilevanti, e l'arrivo del Data Act che si propone di regolare e armonizzare l'accesso equo ai dati, inclusi quelli prodotti dagli oggetti smart in casa", afferma Giulio Salvadori, Direttore dell'Osservatorio Internet of Things.