Soleimani, Iran, Paesi prendano posizione contro mosse terroristiche Usa
05 gennaio 2020, ore 21:00
Resta alta la tensione, Papa Francesco lancia un appello per evitare le inimicizie
"L'Iran non vuole la guerra. È stata l'America che ha iniziato la guerra, e deve quindi accettare una reazione adeguata alle sue azioni. L'unico modo per porre fine a questo momento è colpire gli americani con una risposta proporzionata a quella da loro inflitta". Così in un'intervista alla Cnn Houssein Dehghan, consigliere militare dell'ayatollah Ali Khamenei, ha commentato la minaccia di Donald Trump di colpire cinquantadue siti iraniani, anche culturali, in caso di rappresaglia contro gli americani. "Se ciò dovesse accadere nessun militare americano, nessuna base o nave Usa, nessun centro politico americano sarà al sicuro". La tensione resta alta tra Stati Uniti ed Iran dopo l'uccisione del generale iraniano Soleimani, mentre il ministro della difesa di Teheran Amir Hatami invita "tutti i Paesi del mondo a prendere posizione appropriata contro le mosse terroristiche degli Usa". Papa Francesco, durante l'angelus in piazza San Pietro, ha lanciato un appello: "In tante parti del mondo si sente la terribile aria di tensioni. La guerra porta solo morte e distruzione. Chiamo tutte le parti a mantenere accesa la fiamma del dialogo e dell'autocontrollo, e a scongiurare l'ombra dell'inimicizia".
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