Sono ancora sotto shock, Icardi voleva ritirarsi. La confessione di Wanda Nara

Sono ancora sotto shock, Icardi voleva ritirarsi. La confessione di Wanda Nara

Sono ancora sotto shock, Icardi voleva ritirarsi. La confessione di Wanda Nara   Photo Credit: Fotogramma.it


02 agosto 2023, ore 17:00 , agg. alle 17:23

La moglie del calciatore rilascia un’intervista ad Angel de Brito. Le sue parole fanno il giro della rete dopo la malattia

Wanda Nara sta combattendo contro la leucemia. La notizia, da qualche settimana, ha fatto il giro della Rete. Adesso, la moglie di Maurito (Icardi) si racconta in una lunga intervista rilasciata al giornalista Ángel de Brito.

All'inizio le infermiere sono arrivate piangendo e mi hanno abbracciata. Io ho detto a Mauro: Sto per morire e non me lo dicono" - le parole della moglie e agente di Icardi - Sono ancora sotto shock, cerco di metabolizzarlo. È stata dura perché nessuno mi ha detto niente. Non hanno confermato la diagnosi e l'ho saputo in tv. Ho fatto cinque esami e i medici non mi hanno dato una diagnosi finché non fosse arrivato il risultato della biopsia. Nel mio caso, è stato solo giovedì scorso", dice Wanda Nara in questa interviste esclusiva che sta facendo il giro del mondo.

IL MALORE IMPROVVISO

Wanda Nara si è sentita improvvisamente male dopo un evento legato ad un premio televisivo molto importante. Adesso la moglie di Icardi ripercorre, dopo il ricovero in ospedale, tutte le tappe della malattia.

Sono andata nel panico perché non sapevo cosa stesse succedendo. I medici avevano dei sospetti, ma potevano essere sei malattie diverse, per questo non mi hanno detto niente”, racconta. E poi: “Mauro voleva lasciare la sua carriera, mia sorella Zaira è tornata dalle vacanze, mia madre era sdraiata per terra, i miei figli piangevano per quello che avevano sentito. Sono diventata forte, ma tutto è crollato".

IL RICOVERO IN OSPEDALE E LE CURE

Le cure sono state immediate, Wanda si è affidata all’ospedale di Buenos Aires: si tratta di un centro specializzato in malattie ematologiche. Lì ha iniziato le cure. "Sono 15 anni che vedo lo stesso medico a Milano e all'improvviso, dal nulla, ho dovuto cercare qualcuno in Argentina - ha proseguito nel suo racconto - E dire che stavo per saltare quei test di routine per seguire Mauro in Turchia, ma fortunatamente li ho fatti. Grazie al cielo li ho fatti. So già che il processo di guarigione sarà lento", conclude.


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