Sono passati 32 anni dalla caduta del muro di Berlino, eretto nel 1961 dal governo della Germania dell'Est
09 novembre 2021, ore 08:00 , agg. alle 09:18
Poche ore dopo l'annuncio in televisione, " Da stasera la frontiera è aperta" molti berlinesi dell'Est erano già nella parte Ovest della città, tanti non c'erano mai stati
COME ERA COMINCIATA LA GUERRA FREDDA
Il dopo seconda guerra mondiale è stato difficile per molti popoli, per tante nazioni, ma in particolare per i berlinesi. La Germania, e soprattutto i cittadini di Berlino hanno vissuto una esperienza sconvolgente, con la divisione in due della città , di famiglie, di affetti. Con la guerra fredda sullo sfondo. A pochi mesi dalla nascita della Repubblica Democratica Tedesca venne creata la Stasi, il servizio di sicurezza e spionaggio, che sul modello dei servizi russi, negli anni costruirà una gigantesca rete di controllo, sotto la cui cappa sarà costretto ogni cittadino rimasto nel blocco della Germania Est. E la Stasi spesso sorvegliò anche chi era rimasto a Ovest, ma in qualche maniera riusciva a ad avere contatti con l’Est.
LE TENSI0NI NON SI PLACANO ECCO IL MURO
L'inasprirsi dei contrasti, le differenze di ideologia, i diversi sistemi economici di riferimento , sono un muro invalicabile, tanto che chi governa il lato Est, decide di erigerne uno di mattoni, per dividere a metà Berlino e mettere un freno alla fuga da Est a Ovest. E i vopos, le guardie di frontiera sparavano a vista a chi tentava il passaggio da Est a Ovest. Avrebbero ucciso, in tutto, almeno 150 persone. La situazione comincia a cambiare, ma molto lentamente, dal 1969 quando - dopo essere stato per anni sindaco di Berlino ovest - il socialdemocratico Willy Brandt diventa cancelliere della Repubblica Federale Tedesca, dando inizio alla cosiddetta "Ostpolitik2, una paziente politica di distensione e di avvicinamento ai Paesi dell'Est Europa. Poi il felice epilogo, 32 anni addietro.
LA NOTTE TRA IL 9 E IL 10 L’ABBRACCIO TRA I BERLINESI , IN TRE GIORNI DUE MILIONI DI PERSONE VERSO L’OVEST
Guardandosi l’un l’altro, con la speranza negli occhi, ma sempre con un pizzico di incredulità e diffidenza , migliaia e migliaia di donne e uomini rimasti ad est, si riversarono verso il muro. Le guardie, colte di sorpresa da un afflusso così massiccio, chiesero ordini su da farsi, ma non spararono e alzarono le sbarre bianche e rosse permettendo a tutti di passare senza controlli. Poi, per tutta la notte, una marea festante bagnò il suolo proibito, unendosi con altrettante migliaia di cittadini dell’Ovest che applaudivano. Abbracci tra parenti e amici, costretti a vivere diviso per decenni. Fiaccole, vino, spumante, hanno accompagnato la folla che gridava libertà. Poi ecco un tabloid stampato a tempo di record, con il titolo “Berlino è di nuovo Berlino". Nessun colpo d’arma fuoco, solo qualche getto d’idrante, per contrastare l’esodo. Le immagini che sono rimaste scolpite , che hanno girato il mondo, sono quelle dei tanti giovani che scavalcano il muro aiutandosi a vicenda, poi i picconi, i martelli usati dalla sommità della barriera, ormai demolita nelle mente, e presto nei fatti.