Sono tornati i social, Facebook, Whatsapp e Instagram funzionano dalle 24 italiane, il guasto era interno
05 ottobre 2021, ore 01:22 , agg. alle 02:29
Il down rilevato alle 17.30 dal sito DownDetector le società di Zuckerberg hanno perso in borsa 6,1 miliardi di dollari , intanto ci sono accuse da una ex manager del gruppo
IN BORSA PERDITE SANGUINOSE
Azioni giù di oltre il 5% e perdite per 6,1 miliardi di dollari per Mark Zuckerberg: sono i numeri della giornata nera delle sue reti sociali, per il cui guasto si sono fatte tante ipotesi e si sono verificate molte preoccupazioni, tanto che i servizi segreti di Israele avevano diffuso un allarme per un cyber -attacco.
LE ACCUSE DI UNA MANAGER
Intanto il sistema di Mark Zuckerberg deve affrontare un’altra criticità, per la cosiddetta 'talpa' di Facebook che ha rivelato la sua identità alla Cnn, ribadendo l'accusa che Fb è perfettamente consapevole che le sue piattaforme diffondono odio, violenza e disinformazione, ma ha sempre cercato di dimenticarlo e nasconderlo per motivi d'interesse. "Quello che ho visto a Facebook è che c'è un conflitto d'interessi fra quello che è bene per il pubblico e quello che è buono per Facebook. E Facebook ha sempre scelto di ottimizzare i suoi interessi, come fare più soldi",ha detto Frances Haugen, che si è fatta intervistare alla trasmissione "60 minutes" dopo aver condiviso decine di migliaia di pagine di documenti interni del social con il Wall street Journal e presentato otto esposti alla Securities and Exchange, l'ente che regola la borsa americana. Tra poche ore testimonierà davanti ad una commissione del Senato. Haugen, 37 anni, era entrata a Facebook nel 2019 per occuparsi di contrastare la disinformazione come product manager nell'ambito di una squadra dedicata all 'integrità civica. Ma il gruppo di lavoro è stato sciolto dopo le elezioni americane. E Haugen, però, ha cominciato a raccogliere documenti. Secondo la manager, il fondatore del social, Mark Zuckerberg, "non ha mai voluto creare una piattaforma d'odio, ma ha permesso scelte i cui effetti collaterali sono che i contenuti di odio e divisivi sono più distribuiti e raggiungono più persone".