09 giugno 2021, ore 12:05
La tragedia è avvenuta a Piossasco, in provincia di Torino; la vittima è un architetto che tra poco avrebbe compiuto cinquanta anni; in casa con lui c'erano la moglie e il figlio dodicenne, sono salvi ma sotto choc; i malviventi sono riusciti a fuggire
NOTTATA TRAGICA
Nel cuore della notte ha sorpreso i ladri nella sua abitazione a Piossasco, località in provincia di Torino. Ne è nata una colluttazione con i malviventi ed è rimasto ucciso, colpito da un proiettile. E’ morto così Roberto Mottura, architetto che tra pochi giorni avrebbe compiuto 50 anni. I soccorritori del 118 hanno cercato di rianimarlo e di salvargli la vita, ma non c’è stato nulla da fare. Il tentativo di rapina finito in tragedia è avvenuto in una villetta, in via Campetto 33. Oltre all'architetto, quando i ladri hanno fatto irruzione in casa erano presenti la moglie, che ha dato l'allarme, e il figlio dodicenne. Sono illesi, ma ovviamente sotto choc. Il loro racconto servirà agli inquirenti per ricostruire la dinamica dei fatti. Secondo una prima testimonianza, verso le quattro di notte, i ladri avrebbero cercato di introdursi nella villetta rompendo un vetro e facendo scattare l'antifurto: Mottura, svegliato dal rumore, si è alzato e ha sorpreso gli sconosciuti in casa sua. Ne è nata una colluttazione, dopo l’omicidio i malviventi sono scappati senza portare via nulla.
UN COLPO DI PISTOLA
Sull'omicidio indagano i carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Torino e della Compagnia di Moncalieri. In un primo momento si era diffusa l’idea che l’uomo fosse stato colpito da un malore, ma poi è stato trovato un bossolo: è la prova di un colpo di pistola sparato dai malviventi durante il tentativo di rapina. Successivamente è stato notata una ferita allo stomaco del proprietario della casa, il che ha avvalorato la tesi del colpo di pistola. Dall’autopsia sono ora attese le conferme. Ma ormai la dinamica pare piuttosto chiara. Sconvolto il padre della vittima, queste le sue dichiarazioni: “ Abito a 300 metri di distanza, appena ho sentito trambusto sono arrivato di corsa. Ma ormai per Roberto non c’era più nulla da fare. E’ una cosa allucinante, un dolore straziante. Mio figlio pensava di vivere in un posto sicuro, la villetta ha le inferriate. Ma quelli sono dei bastardi, in pochi mesi in questa zona i ladri hanno già colpito sei volte”. Il fratello della vittima ha raccontato che i ladri erano due e che hanno colpito quando il padrone di casa li ha sorpresi.