Spagna, incendio in una discoteca a Murcia: almeno 13 morti e 4 intossicati ma ci sono 15 persone disperse
01 ottobre 2023, ore 16:29 , agg. alle 17:24
Il rogo è divampato intorno alle 6 del mattino ed è stato spento dopo 2 ore. Si continua a scavare tra le macerie
Una vera e propria tragedia quella avvenuta a Murcia nel Sud della Spagna dove all'alba di questa mattina è scoppiato un incendio all'interno di una discoteca che poi si è propagato a due locali confinanti. Oltre ai 13 morti per ora confermati, 11 già estratti, sono 15 le persone che ancora risultano scomparse: lo ha riferito un portavoce della polizia. I soccorritori sperano che alcuni di loro siano comunque riusciti a lasciare la discoteca, ma il bilancio delle vittime probabilmente aumenterà. E' Ancora da chiarire la dinamica precisa dell’incidente ma secondo le prime informazioni a causare l’incendio potrebbe essere stato un cortocircuito, pare che le fiamme si siano propagate nel piano terra e che poi abbiano provocato in poco tempo il crollo del soffitto sulle persone. I vigili del fuoco si trovano all'interno dei locali per cercare di localizzare le vittime, un compito reso più pericoloso dal fatto che alcune sale sono rimaste strutturalmente danneggiate, oltre ad essere piene di detriti incandescenti. Quello di questa mattina non è il primo incendio che colpisce i locali della zona: già nel giugno del 2009 alcuni cavi della facciata presero fuoco al "Teatre", costringendo l'evacuazione del locale.
L'AUDIO DI UNA DELLE VITTIME DIFFUSO DAL PADRE
"Mamma, ti amo. Andiamo a morire". E' quanto dice una ragazza che figura tra le vittime dell'incendio, in un audio diffuso sui social dal padre. L'audio è stato inviato alle 6 di mattina. Nella registrazione si sentono grida di paura e c'è chi chiede che si accendano le luci per potere uscire. Molti sopravvissuti, infatti, hanno raccontato che subito dopo lo scoppio dell'incendio è saltata la luce. Questa ragazza, di Caravaca de la Cruz, un centro della provincia, era andata in città con diversi amici. "Erano venuti qui perché da noi a Caravaca non ci sono discoteche; sono venuti all'alba. Era la seconda volta che veniva" ha raccontato il padre