Sparatoria in Questura a Trieste, madre indagato chiede perdono

Sparatoria in Questura a Trieste, madre indagato chiede perdono

Sparatoria in Questura a Trieste, madre indagato chiede perdono


05 ottobre 2019, ore 13:00 , agg. alle 13:24

Di fronte alla Questura omaggio delle forze dell'ordine ai due agenti uccisi

Le accuse rivolte a Alejandro Augusto Stephan Meran, l'uomo di 29 anni che ieri ha ucciso due agenti di polizia nella Questura di Trieste, sono di omicidio plurimo e tentato omicidio. L'uomo si è avvalso della facoltà di non rispondere agli inquirenti, che ritengono sussista il pericolo di fuga e di reiterazione di reato e per questo ne hanno chiesto la custodia cautelare in carcere. Sequestrate le fondine delle due vittime, per verificarne l'integrità. Intanto si apprendono nuovi particolari della sparatoria: Meran, dopo aver sottratto la pistola all'agente Pierluigi Rotta, gli ha sparato due volte. Uditi gli spari, l'altro agente Matteo Demenego è uscito dall'ufficio ed è stato raggiunto da tre colpi. Intanto il fratello di Meran, Carlysle, si era barricato in un ufficio poi è fuggito, prima di essere bloccato. Oggi lutto cittadino a Trieste. "Mi dispiace tanto, non so come chiedere perdono a queste famiglie" ha detto Betania, la madre di Meran. "Prego Dio che dia loro pace e che un giorno possano perdonare. Mi dispiace per quello che ha fatto mio figlio - ha aggiunto - cosa si può dire ad un padre che perde un figlio o a un figlio che perde il padre? Non c'e'nulla che si possa dire per confortare un dolore così. Alejandro Augusto Stephan Meran si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande degli inquirenti. Ieri in tarda serata il magistrato di turno e il Procuratore, dopo che il primo in Questura aveva sentito il fratello Carlysle, hanno raggiunto l'indagato all'ospedale Cattinara per interrogarlo. Quest'ultimo però si è avvalso della facoltà di non rispondere. I magistrati lo hanno dichiarato in stato di fermo.