Spari e sacchi di soldi portati via con un escavatore: rapinato un caveau a Sassari

Spari e sacchi di soldi portati via con un escavatore: rapinato un caveau a Sassari

Spari e sacchi di soldi portati via con un escavatore: rapinato un caveau a Sassari   Photo Credit: agenziafotogramma.it


29 giugno 2024, ore 11:28

Almeno una decina i malviventi in azione. Potenziale bottino da diversi milioni di euro

Scene di guerra quelle che si sono viste a Caniga, alla periferia di Sassari. Un commando composto da almeno quindici uomini, forse venti, ha preso d’assalto la sede locale della società di vigilanza Mondialpol. Tutto è successo in meno di mezz’ora, poco dopo le venti. La banda ha fatto irruzione nel caveau portando poi via il denaro in dei grandi sacchi, forse una decina, poi caricati su un furgone e spostati con un escavatore, lo stesso che i banditi hanno usato per sfondare le mura dell’edificio. Il tutto continuando a esplodere diversi colpi con armi da guerra, incluso un kalashnikov, colpi indirizzati anche ai Carabinieri arrivati sul posto e a quelli incontrati lungo la strada per la fuga, cospargendo le strade limitrofe di chiodi e dando fuoco ad alcune auto prima di far perdere le loro tracce. Nell’assalto non si sono registrati feriti. Il bilancio della refurtiva potrebbe essere anche questa volta di diversi milioni di euro, anche se è ancora difficile quantificare quanto denaro sia stato effettivamente portato via. Denaro che sarebbe stato destinato al pagamento di pensioni. Si tratta del terzo episodio di questo tipo che coinvolge la Mondialpol di Caniga: nell’ultimo episodio del 2018, in un’altra rapina, la refurtiva portata via ammontava a dieci milioni di euro.

L’operazione

Non c’è dubbio sulla premeditazione del colpo, studiato nei dettagli per garantire il successo della rapina e la fuga dei malviventi, vestiti con tute mimetiche e giubbotti antiproiettile. E non è escluso che i rapinatori fossero disposti a uccidere per la riuscita dell’operazione, nonostante nei disordini non ci siano stati feriti. Questo perché gli stessi rapinatori, dalle ricostruzioni, dopo aver esploso dei primi colpi in aria per spaventare le guardie giurate hanno sparato ad altezza uomo sia contro le stesse guardie sia contro la prima pattuglia dei Carabinieri arrivata sul posto. La guardia giurata presente nella garitta del posto è riuscita a salvarsi grazie ai vetri antiproiettile del locale. Lo stesso è accaduto per il parabrezza della volante delle forze dell’ordine. La prima che la banda ha incontrato, avendo sparato ancora anche contro altri Carabinieri sulla strada per la fuga, ancora ad altezza uomo, ancora senza il timore di ferire mortalmente gli agenti.

La fuga e le ricerche

Mentre alcuni membri della banda facevano irruzione nel caveau e portavano via i soldi dall’edificio, altri sbarravano le vie d’accesso limitrofe. E come hanno impedito il transito durante il trasporto dei soldi fuori dall’istituto di vigilanza, così hanno fatto durante la fuga. Prima cospargendo le strade di chiodi, poi dando alle fiamme diverse auto, poi esplodendo nuovi colpi. La banda a quel punto ha imboccato contromano una strada che li ha portati poi sulla superstrada in direzione Cagliari. Da lì in poi i banditi hanno fatto perdere le loro tracce. Centinaia di agenti sono impegnati nelle ricerche: in tutto il nord della Sardegna è scattato il piano antirapina con posti di blocco e mezzi a pattugliare le principali arterie dell’isola.


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