Spazio, la sonda Dart ha colpito l'asteroide Dimorphos, nel primo esperimento della storia per deviare un corpo celeste
27 settembre 2022, ore 07:14 , agg. alle 08:43
La sonda ha colpito l'asteroide che si trovava a 10 milioni di km dalla Terra. Straordinarie le immagini registrate nella fase di avvicinamento al corpo celeste. L'esperimento è avvenuto sotto l'occhio di un piccolo satellite dell'Agenzia Spaziale Italiana, il Licia Cube, che si trovava a circa mille chilometri dal punto di impatto
Il progetto assomiglia molto alla trama di un film di Hollywood: deviare la traiettoria di un corpo celeste che in futuro potrebbe minacciare l’esistenza dell’uomo sulla terra. Nel centro di controllo della Nasa si è festeggiato la scorsa notte quando la sonda Dart, alle 1,14 ora italiana, ha colpito Dimorphos, un piccolo asteroide dal diametro di 160 metri, per deviarne l’orbita nel primo esperimento di difesa planetaria. Tutto è avvenuto a quasi 10 milioni di km dalla Terra e sotto l’occhio di un piccolo satellite, Licia cube, gestito e coordinato dall’Agenzia spaziale Italiana e realizzato dall’azienda Argotech, che si trovava a circa mille chilometri dall’asteroide e che ha registrato l’esperimento. Per sapere, però, se la missione è riuscita bisognerà aspettare ancora qualche ora.
L'avvicinamento e l'impatto
Le immagini della fase finale della missione, costata oltre 325 milioni di dollari, sono state riprese dalle telecamere di Dart, abbreviazione di Double Asteroid redirection test . Una sequenza mozzafiato che ha permesso anche di analizzare la superficie di Dimorphos, mentre la sonda si avvicinava al corpo celeste a una velocità di 22.500 km/h. Nell’ultima fase, le traiettorie precaricate dai tecnici della Nasa sono state sostituite da un sistema di guida che orientava la prua della sonda sulla base delle immagini che arrivavano in tempo reale. Un accorgimento che ha permesso di colpire l’asteroide con maggior precisione.
In Italia
“E’ stato un impatto spettacolare”, ha dichiarato Simone Pirrotta, responsabile della missione LiciaCube per l'Asi, che ha seguito la missione dal Centro di controllo di Torino. “La tecnologia di puntamento denominata SmartNav della sonda Dart ha funzionato alla perfezione. Qui a Torino abbiano seguito con emozione la fine della missione Nasa, con la consapevolezza che nel frattempo il nostro piccolo reporter stava documentando un momento storico: la prima volta che il genere umano modifica lo stato orbitale di un corpo celeste", ha aggiunto riferendosi al satellite frutto della collaborazione scientifica tra l’Istituto Nazionale di Astrofisica, il Politecnico di Milano, l’ Universita' di Bologna, l’Universita' Parthenope di Napoli e l’ Istituto di Fisica Applicata 'Nello Carrara' del Consiglio Nazionale delle Ricerche.