Spreco alimentare, italiani virtuosi: buttiamo meno cibo degli altri paesi
Spreco alimentare, italiani virtuosi: buttiamo meno cibo degli altri paesi
28 settembre 2021, ore 16:00 , agg. alle 18:27
Secondo il rapporto “G8 dello spreco alimentare”, realizzato dall’Osservatorio Waste Watcher International, gli italiani sprecano in media meno cibo rispetto agli altri paesi che hanno partecipato al sondaggio.
Mentre a Milano si sta svolgendo lo “Youth4Climate”, il ciclo di conferenze dedicate ai giovani e alle loro proposte sul clima da presentare ai negoziati internazionali per l’Agenda 2030, un nuovo studio approfondisce il tema dello spreco di cibo in vari paesi dell’Unione Europea ed extraeuropei, argomento caro a chi, come i ragazzi impegnati negli incontri di questi giorni, è impegnato nella difesa dell’ambiente.
La classifica dei paesi più virtuosi
Gli italiani sono la popolazione che spreca meno cibo a livello mondiale. A fornire i dati oggetto di approfondimento è il Primo rapporto “G8 dello spreco alimentare”, lo studio presentato oggi a Roma che ha analizzato le abitudini alimentari e i conseguenti sprechi di 8 paesi: Stati Uniti, Cina, Canada, Regno Unito, Russia, Germania, Spagna e Italia.
Il rapporto è stato realizzato dall’Osservatorio Waste Watcher International, ed è stato promosso dalla campagna Spreco Zero con Ipsos e l'Universita' di Bologna. La campagna che ha portato alla rilevazione dei dati utili per la classifica ha lo scopo di sensibilizzare sul tema in questione in vista della seconda “Giornata mondiale di consapevolezza delle perdite e degli sprechi alimentari”, in programma domani, il 29 settembre.
Il sondaggio ha coinvolto un campione di circa mille cittadini per ogni nazione, facendo emergere interessanti differenze nella produzione di rifiuti alimentari: a guidare la classifica dei cittadini più virtuosi c’è l’Italia con poco più di mezzo chilo (529 grammi) di cibo sprecato a testa nell'arco di una settimana. Ultimi in classifica gli USA, abituati a sprecare quasi un chilo e mezzo di cibo nello stesso periodo di tempo, preceduti dai cinesi (1153 grammi), i canadesi (1144 grammi), tedeschi (1081 grammi). Dopo di noi italiani ci sono solo gli inglesi, gli spagnoli e i russi a buttare meno di un chilo di cibo sulla media dei 7 giorni.
In termini di frequenza dello spreco, gli intervistati europei segnalano livelli più bassi: circa il 68% del campione dichiara di buttare il cibo meno di una volta alla settimana.
Cosa si spreca di più?
Tra gli alimenti più a rischio spreco per tutti i paesi ci sono i prodotti freschi e deperibili. Dal fondo della classifica, gli Stati Uniti gettano circa 42,6 grammi di frutta e 41,6 grammi di verdura nell’arco di una settimana. Gli italiani si assestano su uno spreco medio di 32,4 grammi di frutta e di 22,8 grammi di verdura sui sette giorni. I più virtuosi per questa categoria di alimenti sono i russi, con appena 24,5 grammi di frutta gettata.
Agli elementi deperibili come quelli appena citati, si aggiungono il pane fresco, i latticini, gli yogurt e le cipolle. Tra le cause che portano allo spreco ci sono l’eccesso di acquisto di cibo e la scadenza dei cibi.
Potenziare l’educazione alimentare
In virtù dei risultati del rapporto è emersa la volontà comune da parte di tutti i Paesi coinvolti di potenziare l'educazione alimentare nelle scuole e fra i cittadini. Lo scopo è aumentare la consapevolezza sul tema e favorire la prevenzione e riduzione dello spreco, soprattutto per quanto riguarda le abitazioni private. In media 86 cittadini su 100 sarebbero favorevoli a uno sforzo per la sensibilizzazione in Italia e Russia; 85in Spagna e 8 cittadini su 10 in Germania e Regno Unito.