Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; l'approdo non facile alla Juventus e il Pallone d'Oro

Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; l'approdo non facile alla Juventus e il Pallone d'Oro

Storia di Roberto Baggio, il campione di tutti; l'approdo non facile alla Juventus e il Pallone d'Oro


Prosegue il racconto della vita e della carriera di Roberto Baggio; oggi il capitolo dedicato ai suoi anni alla Juventus; stagioni non sempre facili, ma rese indimenticabili dalla conquista del Pallone d'Oro

ADDIO FIRENZE, ECCO LA JUVENTUS

Ieri via abbiamo raccontato gli esordi di Roberto Baggio e le sue magie con la maglia della Fiorentina. Nell'estate del 1990 arriva la prima svolta, in questa storia irrompe la Juventus. Il presidente della Fiorentina Pontello cede Baggio ai bianconeri per la cifra ( a quell’epoca record) di 25 miliardi. Firenze insorge, Roberto vorrebbe opporsi al trasferimento ma deve piegarsi alla volontà delle due società. Durante la conferenza di presentazione alla Juve, gli mettono una sciarpa bianconera al collo, lui se la toglie. In campo Baggio fa il suo dovere, segna e fa segnare, ma quella è la Juventus di Maifredi, quella rimasta fuori dalle coppe europee. Il legame con il passato esplode il 7 aprile 1991: si gioca Fiorentina-Juventus, c’è un rigore per i bianconeri ma Roberto si rifiuta di batterlo; sul dischetto va De Agostini, che sbaglia. Baggio viene sostituito, dagli spalti del Franchi piove una sciarpa viola: Roberto la raccoglie e torna negli spogliatoi. I tifosi bianconeri non apprezzano, per usare un eufemismo.


VINCITORE DEL PALLONE D'ORO

Nella stagione 1991-92 alla Juve torna Giovanni Trapattoni. Che non rispolvera le glorie del passato, ma rimette la squadra in carreggiata: seconda in campionato e finalista in coppa Italia, Baggio ormai è un cardine della Juventus, nonostante qualche altro infortunio, comunque di minore entità rispetto a quelli di inizio carriera. Nel 1993 i bianconeri vincono la coppa Uefa, Roby è tra i grandi protagonisti della finale contro il Borussia Dortmund. Alla fine dell’anno solare vince il Pallone d’Oro, oltre al FIFA World Player. La stagione 93-94 vede l’arrivo alla Juve di un altro fantasista veneto, Alessandro Del Piero, in campionato per i bianconeri c’è un altro secondo posto.


LA CONCORRENZA DI DEL PIERO

Nella stagione seguente, Marcello Lippi è chiamato a sostituire Trapattoni: il nuovo tecnico predilige il 4-3-3, modulo che costringe Baggio a ripiegare su un ruolo, quello di ala, poco adatto alle sue caratteristiche, tanto che a lui sono sovente preferiti Vialli, Ravanelli e un Del Piero sempre più lanciato in squadra. Un altro infortunio crea difficoltà a Roberto, la sua prolungata lontananza dai terreni di gioco favorisce la definitiva esplosione in casa juventina del ventenne Del Piero, sul quale la dirigenza bianconera e Lippi, per ragioni anagrafiche ed economiche, scelgono di puntare. Baggio nel finale di stagione gioca diverse partite e segna gol importanti, la Juventus piazza la doppietta scudetto- coppa Italia, ma ormai la storia in bianconero di Baggio è arrivata al capolinea.


La storia di Baggio prosegue il 31 maggio


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