Strage Bologna, forse trovato interruttore bomba

Strage Bologna, forse trovato interruttore bomba

Strage Bologna, forse trovato interruttore bomba


27 giugno 2019, ore 21:07

Potrebbe essersi trattato di un'esplosione accidentale, il 2 agosto del 1980, in stazione, morirono 85 persone

La conferma sulla composizione dell'esplosivo, l'eventualità di un'esplosione accidentale e il ritrovamento, tra le macerie, di quello che, forse, è l'interruttore che ha provocato la strage della stazione di Bologna, 85 morti e oltre 200 feriti. Sono gli elementi principali della perizia chimico-esplovistica disposta nel processo a Gilberto Cavallini, ex Nar accusato ormai a 39 anni di distanza di concorso nell'attentato e depositata, dopo varie proroghe, dagli esperti Danilo Coppe e Adolfo Gregori, incaricati dalla Corte di assise. Il geomineralista e il tenente colonnello del Ris di Roma hanno analizzato gli studi fatti all'epoca, integrandoli con i reperti rinvenuti tra l'altro su un cartellone affisso nella sala d'aspetto, su alcuni oggetti consegnati dai parenti delle vittime, su parti di terriccio conservate dall'epoca e, soprattutto, nelle macerie rimaste per anni esposti alle intemperie ai Prati di Caprara, una vecchia caserma nella periferia. Proprio tra questi, è stato trovato un oggetto, che potrebbe essere l'interruttore. Con una levetta simile a quelle usate nell'industria automobilistica, "la sua deformità lo fa ritenere molto vicino all'esplosione". E in una sala d'attesa di una stazione ferroviaria, dicono i periti, "secondo chi scrive non aveva ragione di esserci". Nella perizia si conferma, poi, che la bomba era costituita "essenzialmente da Tnt e T4 di sicura provenienza da scaricamento di ordigni bellici". Nelle conclusioni dell'elaborato si legge anche che su basi esclusivamente probabilistiche "si ritiene che, se c'era un dispositivo tra la sorgente di alimentazione e l'innesco, questo poteva essere un timer meccanico. Non si esclude però, in via ipotetica, che l'interruttore di trasporto fosse difettoso o danneggiato tanto da determinare un'esplosione prematura-accidentale dell'ordigno".