Strasburgo striglia l'Italia per la condizione delle carceri. Dal 41 bis Cospito chiede i domiciliari
Strasburgo striglia l'Italia per la condizione delle carceri. Dal 41 bis Cospito chiede i domiciliari Photo Credit: agenziafotogramma.it
24 marzo 2023, ore 14:57 , agg. alle 15:18
L'Europa torna a stilare un rapporto disastroso in merito alle carceri italiane e chiede risposte e soluzioni immediate per violenza diffusa e sovraffollamento. Nelle stesse ore si ritorna a parlare anche del 41-bis e del caso Cospito.
Violenze e intimidazioni tra detenuti, sovraffollamento negli istituti di pena. Queste le motivazioni principali che hanno spinto al monito l'organo anti tortura del Consiglio d'Europa. L’Italia è costretta ancora una volta ad un’analisi approfondita sulle condizioni di vita dei detenuti, con Strasburgo che non si limita a chiedere un miglioramento ma chiede misure specifiche per le donne e i transessuali in prigione.
Altro tema di strettissima attualità, diventato anche dibattito nelle aule parlamentari negli ultimi mesi con la vicenda Cospito, riguarda l'abolizione dell'isolamento diurno e il riesame della gestione dei detenuti sottoposti al regime "41-bis". Tra le carceri segnalate per eccesso di violenza ci sono Lorusso e Cutugno a Torino e quello di Regina Coeli a Roma. Per il sovraffollamento invece c’è il record negativo di Monza che raggiunge il 152%.
LE DIRETTIVE DI MIGLIORAMENTO DEL COMITATO EUROPEO
Il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (Cpt) fa riferimento a visite nelle carceri e testimonianze ascoltate lo scorso anno. Nel rapporto si osserva che i carcerati dicono di sentirsi insicuri e affermano di non avere il supporto degli agenti penitenziari, che spesso si trovano fuori dalle sezioni e quindi vengono a conoscenza di quanto è accaduto solo dopo grazie alla segnalazione dei detenuti. Per quanto riguarda gli atti violenti, l'indicazione volta a limitare la violenza tra detenuti è quella di promuovere un vero sistema di sorveglianza dinamica da parte del personale penitenziario.
Per quanto riguarda invece il sovraffollamento, Strasburgo non propone di intervenire strutturalmente ampliando e aumentando i posti negli istituti di pena ma piuttosto invita le autorità ad adottare una strategia coerente più ampia, che copra sia l'ammissione in carcere sia il rilascio, per assicurare che la detenzione sia veramente la misura di ultima istanza.
COSPITO, RICHIESTO IL DIFFERIMENTO DELLA PENA PER MOTIVI DI SALUTE
Il richiamo europeo alla nostra Penisola fa discutere ancor di più, poiché l'opinione pubblica è già sovraesposta ad alcune tematiche analizzate dal Cpt. Il riferimento è chiaramente alla vicenda Cospito, che continua ad interessare la politica ma soprattutto le aule del Tribunale. Dopo gli scompensi cardiaci dei giorni scorsi e la scelta del detenuto di continuare lo sciopero della fame, la difesa ha richiesto il differimento pena ''per motivi di salute''.
La difesa, rappresentata dall'avvocato Flavio Rossi Albertini, chiede che il detenuto possa scontare la sua pena ai domiciliari, a casa della sorella. I giudici - la presidente del tribunale di Sorveglianza Giovanna Di Rosa, il magistrato Ornella Anedda e due esperti - dovranno tener conto della scelta di Cospito di non alimentarsi e su questo punto le sentenze della Cassazione sono piuttosto esplicite nel considerare la scelta del detenuto di rifiutare il cibo "non un motivo valido per ottenere gli arresti domiciliari". I giudici hanno cinque giorni per decidere.
Al momento Cospito si trova all'ospedale San Paolo e davanti ai giudici della Sorveglianza ha detto che sarebbe "disposto a recedere dallo sciopero della fame purché il tribunale di Sorveglianza liberasse altri detenuti attualmente sottoposti al 41 bis, persone anziane o malate che vogliono soltanto tornare a casa dopo 30 anni di 41 bis". Lo ha spiegato il legale Flavio Rossi Albertini chiarendo che l'anarchico interromperà lo sciopero della fame anche se otterrà i domiciliari.