Studio sugli uccelli migratori a Oxford, straordinaria scoperta sui luoghi di nidificazione

Studio sugli uccelli migratori a Oxford, straordinaria scoperta sui luoghi di nidificazione

Studio sugli uccelli migratori a Oxford, straordinaria scoperta sui luoghi di nidificazione


05 febbraio 2022, ore 10:00

Per tornare nei luoghi di origine, dopo lunghi spostamenti, i volatili riescono a percepire l'inclinazione del campo magnetico terrestre

Gli uccelli migratori utilizzano il campo magnetico terrestre per orientarsi, in particolare durante i lunghi spostamenti. Questo era noto. Ora si è scoperto il modo in cui lo fanno. I volatili memorizzano l'inclinazione del campo magnetico, prima della partenza, per utilizzarla al ritorno come un segnale di stop, per capire quando e dove fermarsi. E’ quanto è stato evidenziato da uno studio dell'università britannica di Oxford, pubblicato sulla rivista Science,  basato sull'analisi dei dati raccolti in 78 anni e relativi a circa 18 mila uccelli.

La ricerca, effettuato dagli studiosi del Regno Unito, ha consentito di analizzare, in particolare, le migrazioni delle cannaiole, nome scientifico Acrocephalus scirpaceus, in relazione a dati raccolti tra il 1940 e il 2018. Si tratta di una specie di uccello molto comune anche in Italia e che ogni anno sverna nel nostro Paese, arrivando a Sud del Sahara. Attenzione a questo particolare, il campo magnetico terrestre non è perfettamente stabile, quindi i parametri rilevati dagli animali dovrebbero portare a dei cambiamenti rispetto alle aree di nidificazione, anche di decine di chilometri. Ma non è così.

I dati reali mostrano che i nidi delle cannaiole si spostano nel tempo molto meno. Secondo i ricercatori britannici, quindi, questi uccelli al momento della nascita, oppure prima della partenza annuale per la migrazione, sarebbero in grado di registrare solo il parametro più stabile, ossia quello relativo all'inclinazione del campo magnetico terrestre. E ogni anno, per ritornare alla località di origine, le cannaiole userebbero questo parametro “invisibile” come segnale per capire dove fermarsi per costruire il nuovo nido. Ma che spettacolo la natura! Quante e quante cose ancora non sappiamo, in particolare sugli uccelli, animali intelligentissimi, che andrebbero maggiormente protetti.




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