24 marzo 2021, ore 12:05 , agg. alle 09:17
Dal 30 marzo al 28 maggio potranno esser presentate le domande. Due i requisiti fondamentali: non aver fatturato più di 10 milioni di euro e che l'ammontare medio mensile del 2020 sia stato inferiore del 30% rispetto a quello del 2019
Con l’arrivo in Gazzetta ufficiale, sono già entrate in vigore le misure contenute nel Decreto Sostegni varato dal governo. Sul sito dell’Agenzia delle entrate sono diventate operative le indicazioni per formulare le domande e per ottenere il nuovo contributo a fondo perduto previsto nel provvedimento. Le istanze dovranno essere presentate a partire dal 30 marzo al 28 maggio 2021. Le richieste potranno essere formulate tramite intermediari e dovranno essere inviate per via telematica. Una volta spedite, l’Agenzia effettuerà tutte le verifiche del caso e rilascerà una ricevuta. In caso di esito positivo del controllo, sarà subito disposto il mandato di pagamento sull’iban indicato nell’istanza. Il contribuente potrà però decidere di utilizzare il bonus come credito d’imposta.
Chi ha diritto al contributo
Secondo quanto previsto dal Decreto Sostegni, avranno diritto al contributo i soggetti esercenti attività d’impresa, arte e professione, di reddito agrario, titolari di Partita Iva, residenti o stabiliti entro i confini dello Stato. Tutte queste categorie dovranno però non aver conseguito ricavi o compensi superiori a 10 milioni di euro. Le misure riguardano anche gli enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti, in relazione allo svolgimento di attività commerciali. Saranno esclusi i soggetti che avranno cessato la loro attività a far data dal 23 marzo o abbiano attivato la partita Iva successivamente. C’è poi un altro requisito che dovrà essere rispettato: l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi nel 2020 deve esser stato inferiore di almeno il 30% dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno precedente.
Il contributo
Per sapere quanti soldi arriveranno dallo Stato bisogna applicare una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato del 2020 e quello del 2019. Diversi gli scaglioni: la percentuale sarà del 60% se i redditi e i corrispettivi del 2019 non hanno superato i 100 mila euro; 50% se i compensi sono ricompresi tra i 100 mila e i 400 mila; 40% se la soglia arriva a 1 milione; 30% tra 1 e 5 milioni di euro; 20% fino alla soglia limite di 10 milioni di euro, oltre la quale, come detto, non si ha diritto al contributo.